De Bruyne, Beukema, Lang e Lucca colmano le 22 partite giocate in meno rispetto all’Inter (Condò)
"Il Napoli è la favorita per lo scudetto e dovrà prendersi le responsabilità di andare avanti in Champions. È dai tempi di Ronaldo che non c'è un hype tecnico del valore dell'ex centrocampista del City"

Db Torino 11/12/2024 - Champions League / Juventus-Manchester City / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Kevin De Bruyne
Paolo Condò riflette sulle colonne de Il Corriere della Sera sul ruolo di Kevin De Bruyne come “spaccamercato”, un po’ come quello che fu per Cristiano Ronaldo alla Juventus nel 2018. Nessuno in generale in Italia pensava che la Serie A fosse ancora in grado di attirare campioni di questo calibro: è la testimonianza della crescita del Napoli.
È dai tempi di Ronaldo che non si registra l’hype che sentiamo per De Bruyne (Condò)
Scrive così il Corriere della Sera a firma Condò:
“Era dai tempi dell’approdo di Cristiano Ronaldo alla Juventus (2018) che non si registrava in serie A un hype tecnico del valore di quello generato dall’arrivo di Kevin De Bruyne al Napoli. Da tempo nessuno più si illude che il campionato italiano sia in grado di attirare campioni del genere nel loro prime, ma come Ronaldo garantì tre stagioni di gol. […] I tempi di ingaggio sono simili, Cristiano a 33 anni e mezzo, Kevin a 34. La grande differenza, a proposito di conti, è che il belga arriva da svincolato mentre Ronaldo venne pagato 100 milioni al Real. […]
De Bruyne è stato per dieci anni il braccio possente del Manchester City di Guardiola, la mezzala di lotta e di governo che ha dominato la Premier vincendo la bellezza di sei campionati (e una Champions). Una serie di acciacchi nelle ultime due stagioni, con relative assenze, ha portato a una separazione più o meno condivisa. Forse meno da parte sua, il che ne moltiplicherà la determinazione a prendersi una rivincita, che poi è il motivo per cui De Laurentiis, Manna e Conte l’hanno giustamente giudicato una scommessa a basso rischio.
Oltre a essere il favorito per lo scudetto, perché le energie di De Bruyne, Beukema, Noa Lang, Lucca e forse Ndoye colmano le 22 partite giocate in meno quest’anno rispetto all’Inter, il Napoli dovrà poi prendersi la responsabilità di andare più avanti possibile in Champions, dove i big spender degli altri tornei al momento sembrano lontanissimi. Questo è pane per Antonio Conte, perché per citare una sua battuta famosa — e mai abbastanza rimpianta — non sta entrando con 10 euro nel ristorante da 100, ma almeno una settantina in tasca li ha. Evitando le trappole del menu, può arrivare fino al dolce”.