Wimbledon, la tecnologia sostituirà definitivamente i giudici di linea dopo 147 anni (Libero)
Ciò assicurerà introiti maggiori per i giocatori. Uscire al primo turno significherà guadagnare 77mila euro, il vincitore guadagnerà circa 3,5 milioni.

Members of staff arrange the net on Center Court prior to the start of the 2023 Wimbledon Championships at The All England Tennis Club in Wimbledon, southwest London, on July 2, 2023. (Photo by Adrian DENNIS / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE
Se persino un luogo fatto di rituali come Wimbledon e uno sport fatto di tradizioni come il tennis introduce a tutto spiano la tecnologia, allora è vero che il progresso nello sport è inarrestabile. Questa mattina Libero quotidiano racconta che nello Slam più affascinante di tutti a Londra mancheranno per la prima volta (in 147 anni!) i giudici di linea, la qual cosa avrebbe aumentato i proventi per i giocatori. Basti pensare che chi uscirà al primo turno avrà guadagnato comunque 77 mila euro. Meglio che una serata da De Martino ad Affari Tuoi.
Per la prima volta in 147 anni, Wimbledon dice addio ai giudici di linea (Libero)
Lo riporta Libero quotidiano, scrivendo così:
“L’All England Lawn Tennis Club ha confermato l’introduzione completa del sistema elettronico di chiamata sulle linee in tempo reale. Di conseguenza a Wimbledon non ci saranno i giudici di linea per la prima volta dopo 147 anni. È il progresso tecnologico, bellezza, e fa cadere anche antiche tradizioni. Il sistema era stato parzialmente usato lo scorso anno e il test aveva dato risultati molto positivi.
[…] È anche grazie alle sue usanze che Wimbledon è lo Slam più prestigioso e ambito nel circuito tennistico. E anche il più ricco, dato che i Championships quest’anno distribuiranno ai giocatori e alle giocatrici 62,7 milioni di euro. Praticamente il doppio del montepremi assegnato dieci anni fa, con l’incremento che è pari a circa il 7% rispetto alla scorsa edizione. Al campione e alla campionessa dei tornei di singolare andranno circa 3,5 milioni di euro: si tratta di un assegno più pesante di 300mila euro rispetto a quello intascato l’anno scorso da Carlos Alcaraz e Barbora Krejcikova. […] L’aumento maggiore, addirittura del 10%, è stato destinato ai giocatori di singolare eliminati al primo turno: una sconfitta all’esordio nel torneo non è mai stata pagata così tanto, addirittura 77mila euro. Cifre che ovviamente non interessano a Jannik Sinner, che punta al bersaglio grosso”.