Napoli Basket, si finisce in tribunale: è scontro tra i soci napoletani e l’imprenditore americano
Il Corrmezz: per i Grassi, Rizzetta non avrebbe rispettato il loro diritto di prelazione e la loro offerta sarebbe più alta del 20%. Al centro della disputa, la volontà di mantenere la natura locale del club.

Napoli Basket, si finisce in tribunale: è scontro tra i soci napoletani e l’imprenditore americano
Come spesso accade in Italia, tutto finisce in tribunale. Anche l’acquisto del Napoli Basket. È di ieri la notizia del ricorso presentato a Vito Grassi (il vecchio proprietario). Secondo lui gli americani non avrebbero rispettato i tempi del diritto di prelazione.
Ne scrive anche il Corriere del Mezzogiorno con Carmelo Prestisimone. Che racconta dello scontro tra soci napoletani e l’imprenditore americano Matt Rizzetta per il controllo del Napoli Basket. In ballo ci sono identità, diritti societari e il futuro del club.
Scrive il Corriere del Mezzogiorno:
È guerra tra il Napoli Basketball, con sede in Wilmington nel Delaware, e il Napoli Basket di stanza tra il Vomero e gli uffici di Mergellina. […] Vito Grassi con il fratello Federico e lo statunitense Matt Rizzetta, presidente della North Sixth Group, risultano soci solo nei numeri: il 33,3% è della famiglia napoletana, il 66,6% agli americani dopo l’uscita di Alfredo Amoroso (Generazione Vincente) e Francesco Tavassi (Temi) che hanno ceduto le loro quote al tycoon newyorchese nonché patron del Campobasso calcio.
Il ricorso prodotto da Vito Grassi […] è puntato contro il trasferimento a Rizzetta delle azioni dei due soci napoletani «per il mancato rispetto del diritto di prelazione nonostante sia stato regolarmente esercitato. […] Il tutto unicamente attraverso l’impegno e la dedizione di imprenditori locali che intendono proseguire la sfida intrapresa raccogliendo il testimone da chi, eventualmente, voglia fare un passo indietro. Imprenditori che pur di conservare la natura napoletana della società hanno reso possibile un’offerta migliorativa del 20% rispetto a quella arrivata da oltreoceano». All’orizzonte il business per il club potrebbe essere interessante con la costruzione di un PalaEventi da 12-15 mila posti al Centro direzionale […] «Pertanto, piuttosto che cedere parte di questo patrimonio cittadino ad attori esterni e lontani — aggiungono i Grassi -, è possibile proseguire nel progetto con protagonisti locali, in armonia con la volontà di crescita di una città sempre più infrastrutturata […]».
Rizzetta proprio nelle ultime ore aveva divulgato il nuovo logo del Napoli Basket e individuato il general manager del club, James Laughlin, in passato nello staff tecnico di due squadre Nba come i New Orleans Pelicans e i Golden State Warriors che escluderebbe l’ad Dalla Salda. Non è escluso un possibile coinvolgimento dell’ex stella Nba Shaquille O’Neal.
Il comunicato ufficiale dei soci napoletani del Napoli Basket
La società Graded Holding comunica che ha depositato ricorso contro il trasferimento di quote da parte degli altri due soci alla neocostituita Napoli Basketball Usa LLC con sede in Wilmington (Delaware) e nei confronti della stessa Napoli Basket Srl per il mancato rispetto del diritto di prelazione nonostante sia stato regolarmente esercitato.
Il ricorso è rivolto a tutelare la seconda attività sportiva più amata dalla città e tornata alla ribalta dopo quasi vent’anni di oblio. Impresa compiuta raccogliendo la squadra dalla serie B per riportarla nella serie maggiore dove staziona in continuità da quattro anni conquistando anche il prestigioso trofeo della Coppa Italia.
Il tutto unicamente attraverso l’impegno e la dedizione di imprenditori locali che intendono proseguire la sfida intrapresa raccogliendo il testimone da chi, eventualmente, voglia fare un passo indietro. Imprenditori che pur di conservare la natura napoletana della società hanno reso possibile un’offerta migliorativa del 20% rispetto a quella arrivata da Oltreoceano.
Pertanto, piuttosto che cedere parte di questo patrimonio cittadino ad attori esterni e lontani, è possibile proseguire nel progetto con protagonisti locali, in armonia con la volontà di crescita di una città sempre più competitiva nel panorama globale, sempre più infrastrutturata e che anche nello sport sta esprimendo i suoi valori più alti come dimostra il riconoscimento internazionale di disputare qui la America’s Cup appena dopo essere stata nominata Capitale Mondiale dello Sport 2026.
L’Amministratore Unico di Graded Holding
Vito Grassi