Mancini: «In Italia abbiamo paura dei giovani perché conta il risultato subito»
Al premio Romano Fogli: «Ho un bellissimo ricordo. Poteva insegnare qualsiasi cosa, umanamente era una persona d'altri tempi, oggi trovarne così è difficile»

Saudi Arabia's Italian coach Roberto Mancini looks on during the 2026 FIFA World Cup AFC qualifiers football match between Saudi Arabia and Jordan at al-Awwal Stadium in Riyadh on June 11, 2024. (Photo by Fayez NURELDINE / AFP)
L’ex ct della Nazionale Roberto Mancini è intervenuto in collegamento video nel corso della cerimonia per il premio Romano Fogli, a Pisa: «In Italia abbiamo questo problema, la paura verso i giovani: conta il risultato subito e quindi diamo loro poco spazio».
Prosegue e conclude quindi Mancini, soffermandosi ancora sulla figura di Romano Fogli: «Ho un bellissimo ricordo. Poteva insegnare qualsiasi cosa, umanamente era una persona d’altri tempi, oggi trovarne così è difficile. Ho un grande ricordo dei quattro anni a Bologna, lui era una bandiera e per noi di quell’epoca è stato fondamentale. Casteldebole era la nostra casa, tornerei indietro volentieri».