Leila Pereira, la presidentessa del Palmeiras è l’unica “boss” donna del machissimo Mondiale per Club

Il Paìs racconta Leila Pereira che sta rivoluzionando il calcio brasiliano: trofei, lotta agli ultras, condanna degli abusi sessuali e utilizzo della scienza

Leila Pereira palmeiras

EAST RUTHERFORD, NEW JERSEY - JUNE 15: Leila Mejdalani Pereira, Palmeiras President, reacts on the field prior to the FIFA Club World Cup 2025 group A match between SE Palmeiras and FC Porto at MetLife Stadium on June 15, 2025 in East Rutherford, New Jersey. Francois Nel/Getty Images/AFP Francois Nel / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP

Leila Pereira, la presidentessa del Palmeiras è l’unica “boss” donna del machissimo Mondiale per Club

Ogni tanto bisognerebbe aprire gli occhi e osservare quanto il calcio sia un affare totalmente maschile. I tifosi del Palmeiras la chiamano zia Leila, il termine affettuoso che i brasiliani riservano alle donne anziane. Leila Pereira, 60 anni, da Rio de Janeiro è l’unica presidentessa di club al Mondiale per club. Punto. Guida il Palmeiras, una società centenaria. Che si gioca contro l’Inter Miami un posto agli ottavi di finale. Pereira, scrive El Paìs, “soffre la solitudine dei pionieri perché nessuna delle altre 32 squadre di calcio che competono nel campionato è guidata da una donna”.

“La presidentessa Pereira approdò come sponsor al Palmeiras, fondato nel 1914 a San Paolo da immigrati italiani – racconta il giornale spagnolo – Ben presto allargò i suoi orizzonti alla presidenza, a cui arrivò nel 2021. Questo traguardo la rese una delle donne più potenti del calcio mondiale, l’unica a guidare una delle squadre più importanti. Con la garanzia di aver regalato al Palmeiras uno dei periodi più vittoriosi della sua storia, Pereira sembra sempre più a suo agio nel suo ruolo. Celebra le vittorie, combatte il machismo e vuole essere un modello per gli altri. “Sono nata femminista senza saperlo”.

Dopo le condanne di Robinho e Dani Alves, Pereira si è espressa a voce alta e chiara contro gli abusi sessuali. Quando Alves è stato assolto dai tribunali spagnoli, ha inviato un messaggio alle vittime: “Che questi eventi non impediscano alle donne di denunciare. Dobbiamo continuare a denunciare, lottando per il rispetto. Non scoraggiatevi, denunciate sempre“.

Leila Pereira: le battaglie e le innovazioni

Ha vinto e nel frattempo ha trovato il tempo di scontrarsi con gli ultras. “Da tempo, tutti nel calcio brasiliano prendono molto sul serio questa donna con le occhiaie e i capelli biondi, che spesso indossa il verde Palmeiras o il viola femminista”.

“Sotto la guida di Pereira, il club adotta la scienza all’avanguardia, concentrandosi sull’ottimizzazione delle prestazioni di ogni giocatore. Ha appena inaugurato un moderno centro di recupero e neuroscienze, dove i giocatori sono invitati a sottoporsi a diverse attività per migliorare il riposo e le prestazioni, dalle sessioni di elettrostimolazione cerebrale agli esercizi di Pilates. Hanno anche accesso a un set con un maxischermo per allenare la lettura del gioco e il processo decisionale. Il giorno dopo una partita, possono ricreare le azioni più importanti (quelle più vincenti o quelle peggiori) utilizzando visori per realtà virtuale”.

Qui abbiamo professionisti in podologia, psicologia, neuroscienze, massoterapia, Pilates… Lavorano tutti in sinergia e in costante interazione per offrire il meglio a ogni giocatore, ricordando sempre che questo è uno sport di squadra”. Oltre ad avere due camere iperbariche e a raccogliere un’enorme quantità di dati per personalizzare nei dettagli il trattamento di ciascun giocatore, tutti devono arrivare al club 90 minuti prima dell’allenamento.

L’anno scorso, i membri hanno rieletto Zia Leila per un altro mandato di tre anni. Anche il loro primo vicepresidente è una donna.

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