La Gazzetta infierisce sull’Inter e su Inzaghi: una vergogna anche per il calcio italiano
Un massacro sportivo. Una Waterloo, una Corea, un Mineirazo. Fate voi. Non si è salvato nessuno. E meno di tutti Simone Inzaghi

Db Monaco di Baviera (Germania) 31/05/2025 - finale Champions League / Paris Saint Germain-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Giuseppe Marotta-Lautaro Maertinez
La Gazzetta infierisce sull’Inter e su Inzaghi: una vergogna anche per il calcio italiano
La Gazzetta dello Sport va giù dritta per dritta sull’Inter che ieri sera in finale di Champions è stata umiliata, mortificata dal Psg in una finale in cui per offrire uno spettacolo decente si sarebbero dovute mischiare le squadre dopo venti minuti. In Champions non si può fare ed è sembrata una di quelle amichevoli estive che finiscono con punteggio a doppia cifra: 11-1, 12-0. Per fortuna dell’Inter, la squadra di Luis Enrique si è fermata a cinque. Ma, come ricorda la Gazzetta dello Sport con Luigi Garlando, i gol sarebbero potuti essere di più. La Gazzetta giustamente accusa Simone Inzaghi, è lui il responsabile del disastro.
Ecco cosa scrive il quotidiano sportivo milanese:
Da ieri, per gli interisti, Monaco di Baviera non è più il regno dell’amato Kalle Rummenigge e neppure la landa cavalcata da Nicolino Berti, ma la terra della vergogna. Non si dovrebbe mai usare questo termine per cose sportive, ma quando i tifosi provano imbarazzo davanti a un’esibizione sconcertante, umiliante, tanto da soffrire per sentimento di appartenenza, non esiste termine più appropriato. Una vergogna anche per il calcio italiano. Mai una squadra aveva perso con 5 gol di scarto una finale europea. E i gol avrebbero potuto anche essere il doppio. Il primo dei due tiri in porta dell’Inter è arrivato al 75’. Il Psg ne ha piazzati 8, una ventina in tutto. Un massacro sportivo. Una Waterloo, una Corea, un Mineirazo. Fate voi. Non si è salvato nessuno. E meno di tutti Simone Inzaghi che ha presentato una squadra incomprensibilmente scarica, non ha fatto nulla per intercettare le mosse dell’ottimo Luis Enrique e, per cercare di rimontare, ha fatto 4 cambi difensivi su 5. Frattesi è rimasto seduto. Boh…