La Egonu si difende dagli attacchi dopo la partita contro la Cina: “Non sono una bulla”

La campionessa su Instagram ha risposto a quanti avevano criticato il suo comportamento con la rivale cinese "Tutto quello che volevo dire alla giocatrice cinese era di stare attenta"

Egonu

Db Torino 22/08/2023 - Campionato Europeo Pallavolo femminile / Italia-Bosnia Erzegovina / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Paola Egonu

L’Italia non smette di dare spettacolo e, soprattutto, vincere. Battendo 3-0 la Cina nel loro ottavo impegno di Volleyball Nations League 2025, le Azzurre hanno raggiunto la 22ª vittoria consecutiva in competizioni ufficiali. La Nazionale non perde infatti dal 1° giugno 2024, eppure questo non basta per tenerla al sicuro dalle polemiche. Ancora una volta al centro c’è la Egonu che è stato oggetto di violente accuse social alle quali ha risposto lei stessa su Instagram.

Cosa è accaduto alla Egonu

Andiamo però con ordine e, anzitutto, ricostruiamo l’accaduto. Durante il 3° set, con l’Italia avanti 9-7 nel punteggio e di due set complessivamente (25-21, 32-30), Egonu è stata chiamata a risolvere un side-out venendo tuttavia murata da Dong Yuhan, giovanissima (classe 2006) schiacciatrice cinese. Nel ricadere dal salto, Egonu per un attimo si è accovacciata sul taraflex e, in presa diretta, il motivo non era sembrato così chiaro. Andando a vedere i replay, si nota come la stessa Dong sia finita al di là della rete col piede sinistro, toccando del tutto involontariamente Egonu in fase discendente. L’opposta azzurra ha così richiamato l’avversaria a rete per spiegarle di prestare attenzione, anche perché pure nella VNL 2025 non sono mancati infortuni derivanti proprio da queste situazioni di gioco. Il primo arbitro, il signor Paul Catalin Szabo-Alexi, dopo aver assistito al diagolo a rete tra le due giocatrici ha ammonito Egonu, poiché protagonista di un gesto che, a termini di regolamento, sarebbe consentito solo alle capitane.

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Il primo arbitro, il signor Paul Catalin Szabo-Alexi, ha assistito a quella scena che non gli è piaciuta: ha rimproverato Egonu poi, dopo un’ulteriore reazione, ha estratto il cartellino giallo col quale ha censurato un comportamento che, a termini di regolamento, sarebbe consentito solo alle capitane.

La critiche

L’atteggiamento di Egonu ha suscitato polemiche molto forti. Per quanto abbia cercato di chiarire, quel gesto non le è stato perdonato da quanti, in calce ad alcuni post, sono intervenuti a censurare la reazione della giocatrice azzurra.

 

“Dong Yuhan è una giovane giocatrice di 19 anni, e questa è stata la sua prima volta nella formazione titolare. È perfettamente normale che sia eccitata dopo aver bloccato una stella. Ma non eri così da giovane? Inoltre, il video replay mostra che lei non ha oltrepassato il limite. Perché fare il bullo con una ragazza come lei? È davvero maleducato!”.

“È assolutamente vergognoso chiamare in modo maleducato un giocatore più giovane o più vecchio di te e rimproverarlo così”.

La reazione di Egonu su Instagram

Le reali motivazioni sono state spiegate dalla stessa Egonu via social: “Tutto quello che volevo dire alla giocatrice cinese era di stare attenta, perché è andata nella mia metà campo e ciò avrebbe potuto essere pericoloso per entrambe. Perciò, potete vedermi come una “bulla”, sebbene io volessi soltanto aiutarla visto che, in questo stesso modo, si è infortunata una sua compagna di squadra“. Egonu si riferiva a quanto successo durante Cina-Giappone, partita vinta 3-1 dalla nazionale cinese ma caratterizzata dall’infortunio Wu Mengjie. L’opposta si è infatti “scavigliata” ricadendo da rete per un contatto fortuito, nell’azione con cui lei stessa ha chiuso la partita. Un problema che ha costretto la Cina a non poterla nemmeno iscrivere a referto per la successiva partita, quella persa proprio contro l’Italia.

 

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