Il Barcellona finge di snobbare il Mondiale per Club, ma Laporta è incazzato come un cinghiale (Paìs)

"Dicono che è un torneo poco prestigioso, però dal Psg al City i grandi club vogliono vincerlo. E loro lo sanno"

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Barcellona 30/04/2025 - Champions League / Barcellona-Inter / foto Imago/Image Sport nella foto: esultanza gol +19bcn ONLY ITALY

Il Barcellona finge di snobbare il Mondiale per Club, ma Laporta è incazzato come un cinghiale (Paìs)

“È quasi una tradizione che, quando viene lanciato un nuovo torneo, le persone più vicine al Barcellona si prendano un minuto per scartarlo e diversi decenni per desiderarlo, un club che è al tempo stesso centenario e adolescente”. E così, adesso, il Barcellona finge di snobbare il Mondiale per Club, ma nel cuore del club rosicano, scrive El Paìs.

“Il Barcellona insiste a definirla un torneo estivo, una competizione inutile o, addirittura, una truffa”, ma “Joan Laporta si è agitato come un cinghiale” per aver perso l’occasione di spartirsi quella torta. Se l’è presa con Xavi quando snobbava l’importanza di qualificarsi.

Il Mondiale “ha suscitato un sentimento simile allo snobismo in una parte della comunità del Barcellona che sembra sempre trascinarsi dietro i propri insuccessi, spesso contro gli stessi ostacoli. Si dice che il Mondiale per Club manchi di prestigio e che alcune delle squadre partecipanti non abbiano il livello richiesto dal Barcellona per concedergli la sua particolare certificazione di qualità”.

Il Barcellona guarda gli altri grandi club che hanno preso sul serio il Mondiale per club 

Gli altri però lo stanno prendendo maledettamente sul serio. “Il Psg, campione dei campioni, è arrivato negli Stati Uniti come una locomotiva incandescente, e Luis Enrique si è dato da fare, attivamente e passivamente, avvertendo tutti che la sua squadra vuole sollevare questo trofeo come tutti gli altri: è così che si costruisce un progetto vincente, non attraverso l’appetito selettivo e l’autocompiacimento. Manchester City e Real Madrid hanno tirato fuori i loro libretti degli assegni per rafforzare il loro vantaggio nell’evento, giganti affamati che, quando vedono un premio in palio, lo vogliono. E, naturalmente, quando lo vogliono, di solito se lo prendono”.

“Il calcio moderno prospera nel cambiamento: si adatta, cresce. I tornei si reinventano, perché non reinventarsi è il modo migliore per morire, e Joan Laporta e Hansi Flick, che non sono abituati a trovare scuse, lo sanno bene”.

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