Bloccato lo stalker di Emma Raducanu, voleva fregare la sicurezza di Wimbledon e acquistare un biglietto
I responsabili lo hanno individuato e glielo hanno impedito. Per il torneo londinese circa mille persone lavoreranno alla sicurezza

Britain's Emma Raducanu returns against New Zealand's Lulu Sun during their women's singles fourth round tennis match on the seventh day of the 2024 Wimbledon Championships at The All England Lawn Tennis and Croquet Club in Wimbledon, southwest London, on July 7, 2024. (Photo by HENRY NICHOLLS / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE
Dopo che lo scorso febbraio fu smascherato uno stalker della tennista Emma Raducanu, ora si è scoperto che ha cercato anche di comprare i biglietti per Wimbledon, ma non ci è riuscito a causa delle misure di sicurezza rigide del torneo.
Lo stalker di Emma Raducanu ha tentato di acquistare un biglietto per Wimbledon
Il portale tedesco Spiegel scrive:
Lo stalker di Emma Raducanu ha cercato di acquistare un biglietto per il prossimo torneo del Grande Slam a Wimbledon. Dopo che era stato individuato, la tennista aveva interrotto la partita che stava disputando e l’uomo si era impegnato, secondo la polizia, a firmare un documento in cui dichiarava di mantenere le distanze. I responsabili della sicurezza di Wimbledon hanno esaminato l’elenco dei candidati ai biglietti dopo il torneo di Dubai. L’uomo è stato quindi bloccato. Per garantire la sicurezza delle giocatrici, L’Aeltc (All England Club) collabora con diverse organizzazioni, come la Polizia Metropolitana di Londra e l’Ufficio Nazionale per la sicurezza antiterrorismo. Dovrebbero esserci circa mille persone a fornire sicurezza durante il torneo.
La tennista: «Avevo dolori al collo perché guardavo spesso gli spalti con il berretto in testa»
«In Inghilterra, per me è piuttosto difficile uscire e andare in giro», ha spiegato Raducanu, che in passato ha dovuto vedersela con uno stalker di nome Amrit Magar, che le ha fatto visita a casa a Bromley tre volte dopo il suo trionfo agli US Open.
«A volte ho avuto dolori al collo perché guardavo spesso gli spalti con un berretto in testa. Ma credo che faccia parte del controllo. Sono grato per tutto il supporto positivo che ricevo dai miei fan e per tutto l’amore che ricevo anche sul prato dei giocatori qui. Penso che debba trasformarlo in positivo perché altrimenti, se lo guardi dall’altra parte, potrebbe facilmente buttarti giù».