Errani: «Vorrei giocare più tornei di padel, mi aiuterebbero anche nel tennis»
Al CorSport: «Sono competitiva in tutto, ma anche cosciente. I successi nel tennis mi fanno venire voglia di continuare, anche se gli anni si fanno sentire».

Parigi (Francia) 02/08/2024 - Olimpiadi Parigi 2024 / tennis / foto Image Sport nella foto: Sara Errani
La tennista Sara Errani racconta i trionfi nel doppio con Jasmine Paolini e Andrea Vavassori in un’intervista al Corriere dello Sport e parla anche della sua passione per il padel.
Errani: «Vorrei giocare più tornei di padel, mi aiuterebbero anche nel tennis»
È complicato cambiare da un momento all’altro disciplina?
«Sono abbastanza abituata, anche quando sono a casa in Spagna lo faccio spessissimo. Mi alleno la mattina nel tennis e il pomeriggio gioco a padel. Più che altro adesso è un po’ che non gioco a padel, gli impegni sono stati fitti e non ho avuto chance di giocare. Ma non sarà un problema, sono qui per divertirmi e vedere il livello delle avversarie».
Qual è la difficoltà maggiore che ha incontrato nel padel?
«Giocare con la parete è la cosa più difficile rispetto al resto. Mi piacerebbe poi capire di più dove giocare e dove non giocare. Non sono ancora espertissima nel leggere le situazioni. Mi piacerebbe tantissimo riuscire a partecipare a qualche torneo in più. Quando mi hanno dato la wild card per Roma ero felicissima, l’ho detto subito a tutti. Penso che mi aiuti anche nel tennis».
Sta preparando un cambio definitivo?
«I successi nel tennis in realtà mi fanno venire voglia di continuare, se va così bene è difficile dire “smetto”. Poi è chiaro che il doppio rispetto al singolo richiede un altro tipo di impegno fisico, mi permette di recuperare meglio. Gli anni si fanno sentire».
Si porterà dietro nel padel la competitività che la contraddistingue nel tennis?
«Sono competitiva in tutto, ma sono anche cosciente. Vedremo come è il livello, sarà tosta, ma quando entro in campo la voglia di vincere c’è sempre».
Tornando al tennis, che ne pensa della sconfitta di Sinner?
«Un peccato enorme perdere con dei match point a disposizione. È successo anche a me nelle qualificazioni a Parigi, pure a Jasmine Paolini. Sei a tre centimetri dalla vittoria e ti gira male. Sarà tosta da mandare giù».
Lei invece si sta preparando per qualche tris a Wimbledon?
«Ci proverò sicuramente con Jasmine nel doppio e Vavassori nel misto».