Elliott, ossia pure in Inghilterra i fenomeni dell’Under 21 non giocano in Premier. Il Times: “Vai in Serie A”
È l'uomo copertina dell'Europeo Under 21, ha portato l'Inghilterra in finale. Nel Liverpool non trova spazio. “In Italia tanti campioni sono rinati, vai al Napoli o all'Inter”

Liverpool's English forward #19 Harvey Elliott (L) watches as the ball passes Paris Saint-Germain's Italian goalkeeper #01 Gianluigi Donnarumma (R) to score Liverpool's first goal during the UEFA Champions League Round of 16 first leg football match between Paris Saint-Germain (FRA) and Liverpool (ENG) at the Parc des Princes stadium in Paris on March 5, 2025. FRANCK FIFE / AFP
Elliott, ovvero tutto il mondo è paese. Il calciatore inglese di 22 anni protagonista con l’under 21 ma che non gioca nel Liverpool. Il Times gli consiglia: “Vai in Italia”.
Harvey Elliott, trequartista del Liverpool, protagonista all’Europeo Under 21 (quattro gol, due in semifinale contro l’Olanda), primeggia in Nazionale ma è in panchina al Liverpool. La novità è che un calciatore inglese, non italiano. Non solo, ma il Times gli consiglia di andare a giocare in Serie A, là – scrive – avrà la possibilità di reinventarsi. Il Times cita gli esempi di Calhanoglu e Mkhitaryan che hanno fatto le fortune dell’Inter, e anche di Scott McTominay grande protagonista del quarto scudetto del Napoli.
Elliott è stato il giocatore decisivo dell’Inghilterra a questi Europei Under 21. Gli inglesi affronteranno in finale la Germania. Ha segnato il secondo gol dell’Inghilterra nella vittoria per 3-1 contro la Spagna nei quarti di finale, poi ha realizzato i due gol in semifinale contro l’Olanda. Nonostante ciò vanta solo 28 presenze – di cui sei da titolare – col Liverpool. Arne Slot fatica a trovargli una posizione stabile. Elliot può giocare esterno, trequartista o mezzala, ma – ad esempio – a destra c’è Salah. A centrocampo, il Liverpool cerca giocatori più veloci e fisici, adatti al gegen-pressing e al contropiede, un profilo che non si adatta a Elliott che richiede un sistema di gioco che esalti le sue doti creative. Gioca poco ma i suoi numeri restano impressionanti – ricorda il Times -: ha una media di 0,66 gol a partita. Ha segnato tre gol in Champions, tra cui quello importantissimo in casa del Psg (prima delle rimonta parigina al ritorno ad Anfield).
L’arrivo di Florian Wirtz, insieme a giocatori come Szoboszlai, Mac Allister, Gravenberch e Curtis Jones, aumenta la concorrenza a centrocampo. Insomma le speranze di trovare posto sono poche. E allora il Times gli consiglia di emigrare, proprio in Serie A, tutt’al più in Liga:
Scrive il quotidiano britannico:
Un campionato leggermente meno esigente fisicamente, come la Liga o la Serie A, potrebbe essere il luogo in cui Elliott raggiungerebbe il suo vero potenziale. Squadre d’élite che fanno molto possesso come l’Inter, dove giocatori più anziani come Hakan Calhanoglu e Henrikh Mkhitaryan si sono reinventati, o il Napoli, dove Scott McTominay ha avuto un ruolo centrale nel loro trionfo in campionato. Sono squadre che potrebbero attrarre Elliott, e il ritmo di campionati come la Serie A potrebbe aiutarlo a brillare.
Con due anni di contratto rimanenti, una sua cessione genererebbe un profitto significativo per il Liverpool, che lo prelevò dal Fulham per 1,5 milioni di sterline (più bonus e il 20% sulla futura rivendita). Trovare un club che soddisfi sia il giocatore che il Liverpool, considerando le minori disponibilità economiche dei club continentali rispetto a quelli inglesi, sarà la sfida. La storia di Cole Palmer, passato dal Manchester City al Chelsea e esploso dopo l’Europeo, dimostra come il trasferimento giusto possa lanciare una carriera.