Da Kvaratskhelia a Wirtz, questa è l’era degli “unicorni” di potenza e fantasia (Times)

"I club non hanno più bisogno di vendere tanto, e i giocatori forti che fanno la differenza sono molto rari. Il Psg l'ha capito prima e ha ingaggiato Kvaratskhelia"

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Monaco di Baviera (Germania) 14/06/2024 - Euro 2024 / Germania-Scozia / foto Imago/Image Sport nella foto: esultanza gol Florian Wirtz ONLY ITALY

Il Paris Saint-Germain a gennaio aveva già Ousmane Dembélé, Bradley Barcola, Désiré Doué e Gonçalo Ramos in riserva. E che ha fatto? Ha comprato a 70 milioni Khvicha Kvaratskhelia. “Un altro attaccante giovane, veloce, tecnico, incline al rischio e con una propensione per l’uno contro uno”, scrive il Times. E lo ha fatto perché “ha capito qualcosa. Con il gioco che si gioca oggi, non si hanno mai troppi giocatori di quel tipo”. Secondo il giornale inglese, “l’immortale esibizione del Psg in finale contro l’Inter ha cementato questa come l’era in cui le partite si vincono grazie ad attaccanti di talento che possono fare la differenza individualmente ma che traggono la loro massima potenza dal gioco di squadra. E i trasferimenti di quest’estate stanno già continuando la storia”. Insomma, i fantasisti al potere, anzi i fantasisti potenti.

E così il Liverpool spende 116 milioni di sterline) nell’ingaggio del giovane numero 10 più ambito al mondo, Florian Wirtz. Il Manchester City è andato su Rayan Cherki. Il Chelsea ha ingaggiato Liam Delap, “e il brillante attaccante brasiliano adolescente, Estevão, ingaggiato la scorsa estate ma poi prestato al Palmeiras, si unirà finalmente alla squadra dopo il Mondiale per Club. Il Manchester United ha speso 62,5 milioni di sterline per Matheus Cunha dal Wolverhampton e si è visto rifiutare un’offerta di 45 milioni di sterline più bonus per Bryan Mbeumo del Brentford” eccetera eccetera.

Se il 2023 è stata l’estate dei 6 (Moisés Caicedo e Roméo Lavia, Ryan Gravenberch, Alexis Mac Allister e Wataru Endo), e il 2022 quella dei 9 – Haaland, Nuñez, Isak, Richarlison, e il 2017-18 quella dei portieri, e 2018-20 quella dei difensori centrali, eccoci qua. Ma “l’attuale ossessione per gli acquisti offensivi sembra radicata in qualcosa di più profondo: quel cambiamento di paradigma nel calcio, dimostrato in modo entusiasmante dal Psg, verso il titolo deciso da creatività e potenza di fuoco”.

Secondo il Times è cominciata a Euro 2024, quando Luis de la Fuente ha guidato la Spagna fuori dall’era del gioco posizionale rigido. “Yamal e Williams hanno incarnato il passaggio verso la giovinezza, la velocità, il talento, la grinta e, se necessario, la reattività in attacco”. Il Liverpool di Arne Slot, il Barcellona di Hansi Flick e il Psg di Luis Enrique continuano questo movimento di utilizzo di schemi posizionali, ma allentandoli e accelerandoli, e investendo assolutamente nella brillantezza nella parte alta del campo”.

Secondo il Times ormai tra i migliori club s’è aperta una sorta di caccia agli “unicorni”. “Dato che i club non hanno più bisogno di vendere tanto quanto un tempo, i giocatori disponibili che fanno la differenza sono molto rari, cosa che il Psg ha capito quando ha ingaggiato Kvaratskhelia e che ha convinto il Liverpool a puntare così tanto su Wirtz”.

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