Antognoni sulla vittoria della Coppa Italia del ’75: «Successe di tutto e fu emozionante. Facile dirlo perché vincemmo noi»
Al Brivido Sportivo Vincenzo Guerini: «Incise molto Mario Mazzoni in panchina, non era solo l'allenatore in seconda per noi, ma un confidente, un padre»

Livorno 04/08/2019 - amichevole / Livorno-Fiorentina / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Giancarlo Antognoni
Il Brivido Sportivo per lo speciale dei 50 anni della Coppa Italia vinta dalla Fiorentina nel 1975 ha intervistato diversi protagonisti tra cui Giancarlo Antognoni: «Eravamo un bel mix, c’erano giovani come me, Roggi, Caso e i cosiddetti vecchi Merlo e Superchi. Noi “ragazzi” avevamo fame»
La finale col Milan fu a dir poco rocambolesca «Successe di tutto e fu emozionante. Facile dirlo perché alla fine a vincere fummo noi (ride ndr) però chi la vide di sicuro non si annoiò».
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Cinque gol in totale, di cui ben tre nel giro di 13′. «A ripensarci ancora oggi mi vengono i brividi. Dopo il 2-1 nostro con Guerini arrivò il pareggio dell’ex Chiarurgi. Poteva essere una mazzata ma dopo solo due minuti arrivammo al nuovo, e decisivo, vantaggio grazie a Rosi. Mi lasci aggiungere che quello che dimostrò ancora una volta il valore sportivo e umano di quella squadra»
Poi Vincenzo Guerini, fu suo il gol del momentaneo 2 a 1.
La stagione fu caratterizzata dal cambio di allenatore, Nereo Rocco lasciò prima della fase finale della Coppa e fu promosso Mario Mazzone, fu la chiave decisiva? «Incise molto, Mario Mazzoni non era solo l’allenatore in seconda per noi, ma un confidente, un padre, eravamo tutti giovanissimi, lui è stato per noi una persona straordinaria, il merito va a lui, noi dovevamo tutti qualcosa a Mario, ci aveva cresciuto, sopportato e supportato, io ho dedicato a lui la vittoria, si meritò tutto».
Infine Moreno Roggi
Fu una girandola di emozioni incredibili «Sì, un gol dopo l’altro. Ricordo anche quello dell’ex, del mio amico Chirurgi. Era un grandissimo e ci fece gol al volo di destro, con la sua solita padronanza tecnica. Però a deciderla fu Paolo Rosi, uno che ci aveva fatto vincere anche la Coppa Carnevale. Perfetto colpo di testa su cross di Casarsa. Paolo sapeva essere decisivo negli inserimenti e per questo fece diversi gol importanti e non si smentì nella finale»