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Il Psg era fuori dalla Champions a dicembre, l’Inter non ha mai affrontato una squadra così ostinata (Le Parisien)

Il club parigino ha vissuto una metamorfosi da inizio a fine stagione come mai era accaduto per una finalista (eccetto il Chelsea di Tuchel).

Il Psg era fuori dalla Champions a dicembre, l’Inter non ha mai affrontato una squadra così ostinata (Le Parisien)
Paris Saint-Germain's coach Luis Enrique looks on from the bench before the friendly football match between France's Paris Saint-Germain and Japan's Cerezo Osaka at Nagai Stadium in Osaka on July 28, 2023. (Photo by PAUL MILLER / AFP)

Il Psg affronterà la finale di Champions League contro l’Inter, per provare a vincere il primo grande trofeo della sua storia.

La metamorfosi del Psg in Champions

Le Parisien scrive:

Il Psg può sognare in grande. Dopo aver eliminato Liverpool e Arsenal in Champions, ora spera di liberarsi anche dell’Inter. Il 31 maggio a Monaco di Baviera può sollevare la sua prima Coppa dalle grandi orecchie della sua storia e ha buone possibilità di farcela. Il Psg a dicembre aveva conquistato solo due vittorie in sei partite di Champions, erano 25esimi nel girone unico, appena sotto le squadre qualificate. Da allora, tutto è cambiato; ne sono usciti come guidati per raggiungere una missione ben precisa. Anche se non ha nulla di perfetto, questo Psg che è rinato da uno status critico, e vive con fame ogni partita. Ousmane Dembélé segna, Gianluigi Donnarumma indossa l’armatura, Nuno Mendes annulla Salah e Saka due volte ciascuno, Fabian Ruiz ritorna al suo livello migliore. L’Inter non ha ancora affrontato una squadra così in questa stagione. 

Non è mai esistita una squadra finalista così trasformata da inizio a fine stagione come il club parigino, ad eccezione del Chelsea di Tuchel. Luis Enrique sta ora raccogliendo i frutti del suo lavoro. Vincitore della Champions League nel 2015 con il Barcellona – da allora i catalani non sono mai tornati in finale –, l’asturiano gioca un ruolo importante nella convinzione poter trionfare. Porta e incarna le speranze parigine perché sa che le emozioni contrastanti di un match possono ostacolare le prestazioni. Questo non garantisce nulla, ma aiuta.

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