Giro d’Italia, caduta di massa prima dell’arrivo a Napoli
La caduta è avvenuta a Baiano, in provincia di Avellino. Oltre dieci ciclisti coinvolti, alcuni costretti al ritiro immediato

Pink jersey Team UAE's Slovenian rider Tadej Pogacar looks behind him before to win the 8th stage of the 107th Giro d'Italia cycling race, 152km between Spoleto and Prati di Tivo, on May 11, 2024. (Photo by Luca Bettini / AFP)
A circa 70 chilometri dall’arrivo a Napoli, nel Giro d’Italia si è registrata una pericolosa caduta di massa che ha visto andare k.o oltre dieci ciclisti. La caduta è avvenuta a Baiano in provincia di Avellino. A provocare l’incidente è stato l’asfalto bagnato dalla pioggia copiosa che si sta abbattendo in queste ore sulla Campania. Immediati i soccorsi ma l’organizzazione ha deciso di neutralizzare la corsa finché non è stata riportata la normalità.
“Intanto le notizie non sono confortanti, alcuni – tra cui Hindley – sono stati costretti al ritiro immediato. Dopo quasi mezz’ora di pausa si riparte con la giuria che ha deciso: tempi neutralizzati (così come gli abbuoni), dunque in caso di ritardo non incideranno in classifica generale, ma varrà comunque l’arrivo di tappa, in volata a Napoli”, riferiscono i colleghi di Fanpage.
Le immagini
💥 Massive crash in the peloton, with many riders involved, including @RichardCarapazM, Jai Hindley, @PaulMagnier1 and others.
The race is neutralized for the moment, we’ll provide updates as soon as we can. #GirodItalia pic.twitter.com/tZMaNvGIwO
— Giro d’Italia (@giroditalia) May 15, 2025
Il Giro d’Italia oggi arriva a Napoli ma un domani potrebbe partire dall’Arabia o dall’Australia
Oggi la tappa più lunga del Giro d’Italia 2025, la Potenza-Napoli di 227 km all’ombra del Vesuvio e nel giorno della scelta del golfo partenopeo come sede della prossima Coppa America.
«Partenza da Potenza in direzione Irpinia – è la descrizione degli organizzatori della Corsa Rosa – attraverso le montagne lucane con la lunga salita Valico di Monte Carruozzo seguita da una parte lungo una strada a scorrimento veloce. Dopo l’ingresso in provincia di Napoli si susseguono gli abitati con i consueti ostacoli al traffico come rotatorie, spartitraffico, isole salvapedoni. Gli ultimi 45 km sono interamente cittadini in un susseguirsi di centri abitati senza soluzione di continuità. Fondo stradale buono con lunghi tratti di pavé in porfido in stato discreto. Prima di entrare in Napoli si percorrono circa 20 km in superstrada. Finale nella città di Napoli su strade ampie e asfaltate. Ultimi 3 km con poche curve e una leggera salita su basolato seguita da 2 km perfettamente pianeggianti fino a via Caracciolo. Rettilineo d’arrivo di 900 m su asfalto largo 9 m».
Giro d’Italia solo di nome, di fatto rischia di diventare il Giro del Mondo
Il Giro d’Italia rischia di chiamarsi in futuro tale solo per onore di firma. Ciò che filtra dall’organizzazione di Rcs, che da sempre gestisce la Corsa rosa, è qualcosa di clamoroso. Ci sarebbe accordo con la ricchissima Arabia Saudita, i ciclisti potrebbero scattare dalle dune di Dubai. Ma ciò che riserva l’edizione del 2027 sembra ancora più clamoroso. Infatti, la Grande Partenza potrebbe scattare dall’altra parte del mondo, dall’Australia: sarebbe il Giro più lontano dall’Italia dopo oltre cent’anni di vita. A rivelare l’anteprima è stato il giornalista di Michael Tomalaris sulle pagine di Sporza
Dall’organizzazione non smentiscono, anzi. Mario Vegni, patron del Giro, di fronte all’indiscrezione ha fatto spallucce ma senza smentirla:
«Non si esclude nulla… tutto è possibile. Di sicuro c’è interesse, non diciamo no a nessuno quando si propone. Bisogna studiare bene gli interessi e capire qual è la posizione dell’Uci oltre ad attendere come verrà riformato il calendario a breve e quali saranno le nuove regole».