“Fuck tennis”: quando Djokovic imprecava in serbo davanti a Murray era già finito tutto (Guardian)

"La rottura è un punto di svolta per Djokovic, e una tregua per Murray: non voleva tornare al tennis così presto"

Djokovic

Serbia's Novak Djokovic wipes his face with a towel as he palys against Spain's Carlos Alcaraz during their men's singles final tennis match on the fourteenth day of the 2024 Wimbledon Championships at The All England Lawn Tennis and Croquet Club in Wimbledon, southwest London, on July 14, 2024. (Photo by ANDREJ ISAKOVIC / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE

Fanculo lo sport, fanculo il tennis, fanculo tutto“. Djokovic imprecava in serbo mentre Murray gli porgeva un paio di palline. Murray probabilmente non aveva bisogno di un traduttore per capire il punto di vista del suo ormai ex “allievo”. Erano su un campo d’allenamento a Monte Carlo, e lì s’era già rotto tutto, al di là dell’annuncio arrivato poi ieri, dopo appena sei mesi di collaborazione.

“Gli ultimi giorni sono stati particolarmente difficili – racconta il Guardian – Dopo le sconfitte iniziali contro giocatori come Alejandro Tabilo e Matteo Arnaldi a Monte Carlo e Madrid, Djokovic ha perso tre partite di fila e, dopo l’ultima sconfitta, si è descritto come entrato in una “nuova realtà”. Avendo trascorso la sua carriera iniziando i tornei con l’aspettativa di vincerli tutti, nelle ultime settimane Djokovic è arrivato a quegli stessi eventi sperando semplicemente di vincere una singola partita. Nonostante avesse fissato un livello così basso, non è comunque riuscito a superarlo”.

Trentasette anni sono stati un’età difficile per molti grandi tennisti, spesso con un ostacolo di troppo. Per certi versi, il deterioramento della forma di Djokovic è stato graduale, con il serbo in difficoltà per gran parte della stagione 2024, nonostante sia riuscito a mettersi in mostra in alcuni dei tornei più importanti, tra cui la vittoria della medaglia d’oro in singolare che ha chiuso la sua carriera alle Olimpiadi di Parigi. Eppure, vederlo eliminato ai primi turni dei Masters è stato scioccante”.

“Per Murray, la fine della sua partnership con Djokovic potrebbe sembrare una tregua. Mesi dopo il suo ritiro ai Giochi di Parigi, Murray stava lasciando il campo da golf, un luogo in cui aveva trascorso gran parte del suo tempo dalla fine della carriera, quando si rese conto di aver perso una chiamata di Djokovic. Murray non aveva intenzione di tornare al tennis così presto, ma l’opportunità di lavorare con Djokovic era troppo affascinante per rifiutarla. Improvvisamente, era di nuovo nel tour. Ha trascorso un mese in Australia, quattro settimane negli Stati Uniti per Indian Wells e Miami, e poi è stato a Madrid. Ha investito molto del suo tempo in questa partnership, ma i benefici sono stati minimi”.

“Questa separazione da allenatore rafforza ulteriormente l’idea che Djokovic abbia raggiunto un altro momento significativo nella sua carriera, un punto di svolta. Ha raggiunto tutto in questo sport e ha goduto di una carriera che un tempo era al di là dell’immaginazione di qualsiasi aspirante giocatore. Mentre il tennis entra nel periodo più intenso del suo calendario, con Roland Garros, Wimbledon e persino gli US Open all’orizzonte, non ci sarà più posto dove nascondersi”.

Correlate