Draper-Ruud è stata una finale filosofica, il tennis è lo sport della gestione del danno (El Paìs)

"Il topspin di Ruud ricorda i peggiori colpi della vita, quelli che pensi di avere sotto controllo ma che solo quando atterrano si rivelano ingestibili"

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Roma 12/05/2022 - Internazionali BNL d'Italia / foto Imago/Image Sport nella foto: Casper Ruud ONLY ITALY

La finale del Masters 1000 di Madrid tra Draper e Ruud ha ispirato Manuel Jabois. L’editorialista del Paìs ha elevato la partita a manifestazione filosofica del tennis, uno scontro per niente banale tra testa e forza bruta, tra solidarietà e solitudine. Con il topspin che torna di moda nella stagione della terra rossa.

“Colpiscila con forza per assicurarti che la palla entri. Falla sembrare una palla lenta in aria, ma falla cadere in aria avvelenata e alta quando tocca terra e vola fuori. C’è qualcosa in quel colpo che ci ricorda spietatamente i peggiori colpi della vita, quelli che pensavamo di avere sotto controllo perché sono arrivati ​​in un momento di stallo, senza sapere che è solo quando atterrano, e credendo che siano sotto il nostro controllo, che si rivelano ingestibili”.

“Draper colpisce la palla come se il mondo gli dovesse qualcosa”. Ruud invece concepisce “il tennis come una strategia laboriosa basata sul controllo delle partite”. Ecco di cosa si tratta nel tennis: gestire i danni. Da qui l’importanza del topspin, che da tecnica di sopravvivenza si è trasformata in un’arma a doppio taglio”.

“La finale di Madrid ha messo l’una contro l’altra due culture ben note: una che colpisce fino alla morte e l’altra che resiste fino alla fine. Draper contro Ruud. Il tennis è uno sport così solitario che durante gli allenamenti avete bisogno l’uno dell’altro per riscaldarvi: ora mi fai un pallonetto, ora una volée, ora un rovescio. Si danno una mano a provare i colpi che poi useranno per distruggersi a vicenda. Draper e Ruud si sono erosi a vicenda con la delicata pazienza con cui gli imperi cadono dal nulla. La forza mentale di Ruud contro la forza fisica di Draper. Più vecchio della vita. Risultato prevedibile: nel tennis, la testa, per il momento, distrugge e costruisce più di un sacco da boxe”.

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