Donnarumma era un prodigio già a 8 anni: «Aveva qualità fuori dal comune per la sua età» (L’Equipe)

Gigi Romano, allenatore dei portieri al Milan: «Quando suo fratello Antonio scese a Castellammare a trovare la famiglia, gli affidai gli esercizi per il fratellino. Quando salivano insieme, lo allenavo di nascosto».

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Db Palermo 24/03/2022 - Playoff Qualificazioni Mondiali Qatar 2022 / Italia-Macedonia del Nord / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Gianluigi Donnarumma

Gigio Donnarumma, prima di passare al Psg, ha trascorso otto anni al Milan con l’esordio in Serie A a 16 anni. Ma già quando era piccolo e suo fratello Antonio era portiere dei rossoneri, si intravedeva un talento fuori dal comune.

Donnarumma, il talento prodigio che diventò titolare a 16 anni con il Milan

L’Equipe scrive:

Vicinissimo alla firma con l’Inter all’età di 14 anni, Gianluigi Donnarumma non avrebbe mai potuto indossare la maglia del Milan, cosa che sarebbe stata piuttosto atroce per i rossoneri, i primi ad aver individuato il suo talento grazie al fratello più grande, Antonio, arrivato al Milan nel 2004. «Quando i miei genitori sono venuti a trovarmi, “Gigio” è venuto con loro. Ho detto ai miei allenatori di dare un’occhiata al mio fratellino, era un fenomeno. Non mi credettero, ma quando lo videro al lavoro, rimasero senza parole. Ha sempre voluto fare il portiere. Mi ha visto agli allenamenti e dall’età di 5 anni, si è messo i guantoni», ha raccontato. Gigi Romano, allenatore di diverse generazioni di portieri al Milan, conferma: «Ho visto Gigio per la prima volta nel 2007, a Gallipoli, aveva 8 anni ma aveva già qualità fuori dal comune per la sua età. Quando Antonio scese a trovare la sua famiglia a Castellammare di Stabia, gli affidai una lista di esercizi per il fratellino. Quando salivano, a volte insieme, lo allenavo senza che nessuno lo sapesse». All’età di 14 anni, come consente il regolamento, Donnarumma lascia finalmente la sua Campania per entrare ufficialmente nel centro di allenamento del Milan, allora diretto da Filippo Galli.

Ma Gigio è riuscito a bruciare le tappe:

Filippo Inzaghi è il primo a chiamarlo in prima squadra, contro il Cesena (2-0, 22 febbraio 2015), tre giorni prima che Gigio compia 16 anni. Il suo debutto è avvenuto durante la tournée americana dell’estate del 2015 contro il Real Madrid, ha lasciato il segno parando un rigore a Toni Kroos. Nell’ottobre 2015 il Milan vince contro il Sassuolo 2-1; Donnarumma non tornerà mai più in panchina, anche quando sbaglierà. Nel 2017 il suo stipendio aumenta da 160mila euro a 6 milioni all’anno. Il rapporto con i tifosi si incrina, poi si rompe quando lascia il club, da svincolato, nel 2021, dopo nuove elevate richieste di stipendio. Marco Pacini, figura emblematica della Curva Sud, ammette: «Qualsiasi tifoso del Milan si è sentito mancato di rispetto. Alcuni comportamenti di Donnarumma non possono essere dimenticati. Non si può comprare tutto, soprattutto non la dignità o il rispetto per le persone». Galli commenta sulla situazione: «Anche oggi lo incolpiamo di essere andato via per i soldi, ma il Milan era in difficoltà, non era un club alla moda a quell’epoca. La sua scelta è stata comprensibile». In sei stagioni con i rossoneri, Donnarumma ha vinto un solo trofeo; ora è a quota nove con il Psg, ma un decimo contro l’Inter, storica rivale del Milan, potrebbe forse riconciliarlo con i suoi ex tifosi.

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