A Barcellona rosicano di brutto: “Marciniak amico del Real, ogni decisione era a favore dell’Inter”

Sul Mundo Deportivo una serie di piagnistei culé per Marciniak: "Cubarsí su Lautaro, ha toccato prima la palla. Non era da Var, in quanto valutata dall'arbitro"

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Doha (Qatar) 23/11/2022 - Mondiali di calcio Qatar 2022 / Germania-Giappone / foto Imago/Image Sport nella foto: Hansi Flick ONLY ITALY

Il livello di “rosicamento” a Barcellona questa mattina ha toccato vette altissime. Ovviamente, dopo una partita come quella di San Siro ieri sera (Inter batte Barcellona 4-3), l’unico bersaglio possibile è Marciniak, arbitro polacco “con un passato da amico del Real Madrid“. Lo scrive el Mundo Deportivo che poi passa ad analizzare ogni situazione, secondo loro, controversa sovvertendo la realtà dei fatti.

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Una serie di piagnistei del Barcellona su Marciniak

A mostrare un certo prurito subito dopo il termine della partita è Eric Garcia: «Sono stato allo stadio dell’Inter tre volte, e succedono sempre cose fuori dal nostro controllo che non vanno come vogliamo. Sappiamo tutti cosa è successo con questo arbitro quando siamo venuti qui l’ultima volta. Non è una scusa perché abbiamo subito sette gol, ma…»

Il terzino del Barcellona ha espresso tutto il malcontento spagnolo per come Marciniak, arbitro della partita, ha gestito alcune situazioni. “Già legato favorevolmente al Real Madrid“. Ma anche i collaboratori al Var secondo el Mundo Deportivo sono soliti danneggiare il Barcellona. “Pioveva sul terreno bagnato dopo l’ Inter-Barça del 2022 (1-0) con quel fallo di mano di Denzel Dumfries su tiro di Ansu Fati, in cui Pol van Boekel era responsabile al Var e l’olandese Dennis Higler era l’assistente. Ieri sono intervenuti anche loro, e in che modo, davanti a un mucchio di telecamere“.

Insomma una serie di piagnistei culé su Marciniak amico delle guardie (del Real, pardon). “Sul punteggio già di 1-0 a San Siro, nella stessa area di Dumfries e Ansu, Acerbi tocca con il bicipite dopo un controllo di Dani Olmo. Ha deviato la palla verso la porta, ma Marciniak e il duo al Var erano tranquilli“. E però per l’Inter il Var era sveglio. “Higler, tuttavia, ha avvisato il polacco del rigore, non avendo inizialmente fischiato un fallo di Cubarsí su Lautaro, il cui piede destro il catalano ha toccato la palla prima di calciare fuori. Tuttavia, secondo le regole, non si è trattato di un’azione Var, in quanto era interpretativa e non molto chiara“.

E poi quel galeotto 3-3 di Acerbi. È rimasto proprio incastrato nell’esofago e non va né su, né giù.  E poi “quando Marciniak ha fischiato un rigore a Mkhitaryan su Lamine sul 2-2, il Var gli ha intimato di annullare la decisione, capendo che il primo contatto era sbagliato, anche se alla fine lo ha colpito anche all’interno quando la stella del Barça ha provato a seguirlo. Il polacco ha ascoltato senza doversi avvicinare al monitor, come aveva fatto durante i calci di rigore di Julián Álvarez nell’Atlético -Madrid“.

Infine il “chiaro fallo precedente di Dumfries su Gerard Martí . Nel dubbio, Marciniak ha lasciato che la partita continuasse e il Var non è intervenuto. Anche i giocatori del Barça non hanno digerito la sconfitta. “Flick ha riassunto tutto questo così: «Ogni decisione 50-50 era a loro favore»“.

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