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Se il Real Madrid vuole Xabi Alonso, dovrà pagare dagli 8 ai 15 milioni (Mundo Deportivo)

“Il Leverkusen e Xabi Alonso hanno un accordo tra gentiluomini, ma non significa che lo lasceranno libero”. E il Real potrebbe continuare a pagare Ancelotti

Se il Real Madrid vuole Xabi Alonso, dovrà pagare dagli 8 ai 15 milioni (Mundo Deportivo)
Leverkusen (Germania) 12/10/2022 - Champions League / Bayer Leverkusen-Porto / foto Imago/Image Sport nella foto: Xabi Alonso ONLY ITALY

Carlo Ancelotti sembrerebbe destinato a lasciare il Real Madrid al termine della stagione (qualcuno ipotizza anche dopo la finale di Coppa del Re di sabato sera). A tal proposito, continuano a susseguirsi numerosi rumors riguardanti la panchina delle Merengues. Il principale indiziato a guidare i Blancos nel prossimo futuro è Xabi Alonso, brillante tecnico attualmente in forza al Bayern Leverkusen. Stando ai colleghi di “Mundo Deportivo“, però, se Florentino Perez vuole riportare l’ex centrocampista nella capitale spagnola dovrà sborsare un bel po’ di milioni.

Xabi Alonso al Real Madrid, l’analisi di Mundo Deportivo

“Da un po’ di tempo si vocifera della presenza di Xabi Alonso sulla panchina del Real Madrid, e ora la cosa si fa ancora più interessante. Il basco è il candidato principale per sostituire Carlo Ancelotti qualora l’italiano se ne andasse a fine stagione, come sembra probabile”, si legge sull’edizione online della nota testata giornalistica.

Mundo Deportivo poi continua: “Il Bayer Leverkusen e Xabi Alonso hanno un accordo tra gentiluomini: se una delle squadre in cui ha giocato il giocatore basco dovesse bussare alla porta, il club tedesco non avrebbe problemi a liberarlo dal suo attuale contratto”. Ciò, tuttavia, sempre stando ai colleghi iberici, non avverrà a titolo gratuito. “Non significa che lo lasceranno libero. Se il Real Madrid volesse Xabi Alonso, dovrebbe pagare il Leverkusen. Si tratta di cifre nell’ordine dei milioni, dagli otto ai 15 riferiti in Germania qualche giorno fa”.

Mundo Deportivo, infine, conclude ribadendo: “Quel che è chiaro è che il Real Madrid dovrà sborsare una cifra considerevole di milioni se vorrà ingaggiare Xabi Alonso, oltre a quanto dovrebbe pagare ad Ancelotti, al quale manca ancora un anno di contratto”. E in effetti, se il tecnico di Reggiolo non dovesse trovare altra sistemazione, potrebbe tranquillamente starsene a casa percependo ugualmente il lauto ingaggio assicuratogli dall’accordo in essere con il club più titolato di Spagna,

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Il Real Madrid mandi pure via Ancelotti ma non si illuda che così finiranno i problemi (Valdano)

Jorge Valdano analizza sul Paìs la situazione del Real Madrid dopo l’eliminazione in Champions e alla vigilia della rivoluzione tecnica che condurrà alla separazione con Ancelotti.

Scrive Valdano:

Poiché non c’è club che viva così male le sconfitte come il Real Madrid, è il tempo di un tratto caratteristico: l’indignazione. Che ha il difetto di cercare un colpevole. Solo uno. Il più votato sarà Ancelotti che da qualche tempo è stato silenziosamente preso di mira. Ma nemmeno Mbappé sarà risparmiato, perché amiamo accusare i migliori.

È colpa di tutti. A partire da me come tifoso orgoglioso della nostra capacità di realizzare l’impossibile, fino al club che non ha ascoltato i segnali del campo per progettare una squadra equilibrata. E termina con una squadra che, nelle parole di Ancelotti, ha perso impegno.

Poi, Valdano si sofferma sull’importanza che si dà al fisico nel calcio contemporaneo:

Così come non basta l’impatto emotivo, allo stesso modo non bastano i muscoli per giocare un buon calcio. Pedri è un buon esempio. Il suo fisico non spaventa nessuno, ma quando è in campo riesce a mettere in ordine la casa. Un giocatore come Pedri può influenzare così tanto il gioco? Forse. Uno come Kroos può lasciare un tale sentimento di vedovanza? Forse. Ci sono verità universali e un giocatore con un senso strategico riesce a trasformare un’intera squadra. Certo, il fisico conta, ma a patto di capire che il calcio, prima che uno sport, è un gioco. Un gioco collettivo in cui devi fare la differenza in modo che la squadra sia un’unità armoniosa.

Nel bel mezzo di questa celebrazione del fisico di recente ho sentito un grande allenatore che differenzia solo due cose in un giocatore: comodo o scomodo. Con cosa? Col pallone. Se i quindici titoli di Ancelotti non sono sufficienti per loro, che lo cambino per un altro. Ma sarebbe ingenuo credere che i problemi di Madrid finiranno qui. 

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