Nainggolan: «Ho chiesto centomila euro ad un boss, ero io quello a cui servivano soldi»
Ad un programma tv in Belgio: «Avevo conti correnti bloccati per il divorzio, mi serviva denaro per i miei debiti di gioco. Sui giornali sono passato come perno di un caso di droga»

Rudy Garcia e Radja Nainggolan. Allenamento AS Roma. Football training. Roma 16-07-2014 Trigoria. Football Calcio 2014/2015 Serie A. AS Roma. Foto Antonietta Baldassarre / Insidefoto
Radja Nainggolan ha parlato nel corso di un’intervista al programma televisivo belga “Bar Goens”. Le sue dichiarazioni sono state riportate da la Repubblica. Già qualche mese fa il centrocampista aveva lamentato di essersi sentito trattato come un trafficante di droga professionista a causa dei suoi rapporti con un boss. Il belga ha però ribadito la sua totale estraneità a questo tipo di criminalità organizzata, riferendosi solamente al suo disturbo ludopatico che gli causò problemi anche nel 2018 (quando fu truffato in un casinò di Montecarlo ndr).
Nainggolan: «Ho chiesto 100mila euro ad un boss della droga»
Di seguito le parole dell’ex Inter, Roma e Cagliari:
«Ho chiesto 100 mila euro a un boss. Quei soldi mi servivano per ripagare dei debiti di gioco e perché avevo i conti correnti bloccati per la causa di divorzio. Non erano loro ad aver bisogno di soldi, ero io. La gente crede a quello che legge sul giornale, ovvero che io sia al centro di un caso di spaccio. Ma non esiste alcun legame con la droga. In prigione ero distrutto, ora sono più felice che mai.»
Nainggolan è in effetti separato da qualche anno dalla sua ex moglie Claudia Lai ed ora ha una nuova compagna. Quei soldi – per i quali in realtà è ancora indagato – ricevuti in contanti, il calciatore li restituì in seguito con una serie di bonifici da lui emessi, con causale “spese per opere edili”. Quando anche lo stipendio da calciatore non basta.