Il Corsera. “Lo scorso anno lasciò il campo per gli ululati razzisti. Deve decidere se accettare la proposta “prendere o lasciare” del Milan

Il Corriere della Sera analizza la serata di Maignan, che questa sera sarà impegnato alla Dacia Arena contro l’Udinese, lì dove nella scorsa stagione subì insulti razzisti e si sentì costretto a lasciare il campo accompagnato dal Milan per intero. La Curva Nord dell’Udinese ha subito reagito ieri rammentando di voler dimostrare al francese che quella sera si trattò di un’iniziativa isolata di soli 4 delinquenti. Intanto, c’è da discutere anche il nodo rinnovo.
Maignan e la doppia sfida tra campo e contratto (Corsera)
Di seguito quanto riportato dal Corriere della Sera:
“La doppia sfida di Maignan, fra campo e contratto riparte stasera da Udine. Dove il Milan proverà a rialzare la testa dopo il magro pareggio con la Fiorentina costato l’addio definitivo ai sogni di Champions, dove nel gennaio di un anno fa il portiere visse una delle notti più difficili della sua carriera. Gli insulti a sfondo razzista da parte di quattro tifosi poi individuati e banditi a vita dallo stadio friulano lo spinsero a un gesto forte che fece il giro del mondo: Mike uscì dal campo per protesta per diversi minuti, seguito dai suoi compagni […]
Quattordici mesi dopo, la tensione resta alta. Nei giorni scorsi vicino allo stadio è comparso uno striscione offensivo nei confronti del francese, subito rimosso. E ieri gli ultrà hanno preso posizione con un comunicato: «Friuli, Udine e la Curva Nord non sono razzisti. Dimostriamolo.» […]
Una cosa è certa: al di là delle insidie della partita di stasera, in questo finale di stagione Maignan si gioca molto. […] ora deve decidere se accettare o meno il rinnovo di contratto propostogli dal Milan, tagliato rispetto all’offerta iniziale: non più 5 milioni ma 4,5, prendere o lasciare. L’accordo attuale scade nel 2026: significa che senza prolungamento il club metterà il portiere sul mercato in estate, come succederà con Theo Hernandez.
Il dossier Maignan d’altronde è solo uno dei tanti sulla scrivania dell’ad Furlani, che deve ancora scegliere il prossimo ds: Tare e D’amico restano in pole. Solo una volta scelto l’uomo mercato, si procederà con l’allenatore che dovrà raccogliere l’eredità di Conceicao”.