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Kvaratskhelia, il calcio non è più per i romantici. Fidiamoci di Conte

Un affare che conviene a tutti, per i soldi: al Napoli e a Kvara. Tecnicamente no. Servono acquisti mirati, almeno tre

Kvaratskhelia, il calcio non è più per i romantici. Fidiamoci di Conte
Dc Napoli 04/02/2024 - campionato di calcio serie A / Napoli-Hellas Verona / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: esultanza gol Khvicha Kvaratskhelia

Kvaratskhelia, il calcio non è più per i romantici. Fidiamoci di Conte

Un affare che conviene a tutti, per i soldi. I 75-80 milioni per il club azzurro, l’ingaggio da 8-10 per Kvicha. Mentre non conviene a nessuno sul piano tecnico, a meno che il Napoli non acquisti Rafa Leo, Arda Guler e simili. Per Kvara la scelta del Paris Saint Germain è una questione di soldi e, probabilmente, familiare con la voglia di trasferirsi nella capitale francese.

Stiamo assistendo a ciò che da novembre si è sviluppato spiegando anche il nervosismo di Conte verso la finestra di mercato di gennaio in qualche conferenza stampa. Dopo il gol al Milan il 77 è calato per poi imbattersi nei problemi muscolari. Era uno dei calciatori posti a condizione del coach british-pugliese a giugno, ora ha dato il via libera perché ha capito che il georgiano non vuole stare qui.

Però Conte non è fesso, è primo in classifica a girone d’andata e se l’obiettivo minimo era la Champions ora è il caso di provarci per lo scudetto con qualche aggiunta in rosa. Perdere Kvaraskhelia significa acquistare tre calciatori, uno per reparto e soprattutto su quella fascia sinistra che rimarrebbe sguarnita: chi è il mister X? Sicuramente non è uno dei nomi che circola come dimostra l’affare Billing.

Insomma, fidiamoci di Conte. Questo calcio non è più per i romantici e il pallone della strada ma Kvara resterà il fuoriclasse più forte e importante del dopo Maradona, e anche quello vincente. Per quei tifosi che oggi lo “accompagnerebbero all’aeroporto” non c’è nessuna novità: nel 1991 quando Diego tornò in Argentina ai microfoni della Rai ci fu chi disse che il Napoli avrebbe continuato a vincere perché “c’era Zola”. La memoria e la gratitudine di una parte della tifoseria è carta conosciuta.

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