ilNapolista

Insigne si è rivelato un pacco al Toronto, il club vuole cederlo prima di iniziare l’Mls (Bogert)

Il giornalista americano su GiveMeSport: il contratto scade nel 2026. L’ex Napoli è il secondo giocatore più pagato in Mls, dietro solo a Messi. In 54 presenze, ha collezionato 14 gol e 14 assist.

Insigne si è rivelato un pacco al Toronto, il club vuole cederlo prima di iniziare l’Mls (Bogert)
TORONTO, ON - JULY 23: Lorenzo Insigne #24 of Toronto FC juggles the ball while making his MLS debut against Charlotte FC at BMO Field on July 23, 2022 in Toronto, Ontario, Canada. Vaughn Ridley/Getty Images/AFP (Photo by Vaughn Ridley / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)

Il giornalista Tom Bogert, firma anche di The Athletic, ha riportato su GiveMeSport che il Toronto ha messo sul mercato Lorenzo Insigne.

Il Toronto vuole cedere Insigne prima dell’inizio dell’Mls

Sul portale scrive:

Entrambe le parti vorrebbero dividersi prima dell’inizio di stagione (primavera 2025). La finestra di trasferimento è aperta nella maggior parte del mondo e potrebbe vedere un ritorno in Europa per Insigne. Il Toronto potrebbe scegliere anche di pagargli una parte di stipendio, ma metterlo fuori rosa, se nessuna squadra si paleserà. Il contratto di Insigne durerà fino all’estate del 2026. L’ex Napoli è il secondo giocatore più pagato in Mls (15,4 milioni di dollari), dietro solo a Lionel Messi. Il suo soggiorno canadese non è andato secondo i piani, con problemi extra-sportivi e mancanza di disponibilità. Ha collezionato 54 presenze con 14 gol e 14 assist. Soprattutto quest’anno il Toronto ha subito molto le sue assenze. Sembrava potesse essere una pedina importante a inizio 2024, ma poi si è infortunato e in poco tempo, la stagione del club è andata in rovina. 

L’ex Napoli a Radio Serie A: «Fui incolpato per l’esonero di Ancelotti, ma conoscendo De Laurentiis non potrei mai essere stato io»

Ancelotti e l’ammutinamento:

«Quando è andato via sono stato incolpato per averlo fatto allontanare. Conoscendo De Laurentiis, non potrei mai essere stato io. Col mister ho un buon rapporto, lo sento ancora, ma qualcosa non funzionò e gli allenatori sono sempre quelli che pagano. Né io, né i miei compagni lo abbiamo allontanato, a volte ci sono annate difficili. Poi la sua carriera parla per lui».

Il rapporto con i tifosi del Napoli:

«Quando le cose non vanno bene, tutti i tifosi criticano. In undici anni ho avuto un gran rapporto con loro, logicamente essendo il capitano, avevo più responsabilità. Il tifoso accetta la sconfitta se vede che la maglia l’abbiamo sudata fino all’ultimo. Mi dispiace per l’anno scorso, ma nel calcio è difficile ripetersi».

ilnapolista © riproduzione riservata