A maggio Pozzo aveva detto «prometto una squadra da metà classifica». Dopo il 2-0 al Cagliari di oggi, i friulani sono a 16 punti, gli stessi della Juve (che gioca domenica)
Era il 28 maggio 2024. “Cosa si sente di promettere ai tifosi?” «Di fare una squadra da metà classifica». Giampaolo Pozzo intervistato dalla Gazzetta dello Sport aveva fatto una precisa promessa ai tifosi dell’Udinese. Oggi, 25 ottobre 2024, si può dire che quella promessa ha solide basi. L’Udinese ha battuto il Cagliari 2-0 ed è quarta in campionato con 16 punti. Devono ancora giocare praticamente tutte le altre squadre, ma le uniche a poter raggiungere i sedici punti in questo momento sono Fiorentina, Atalanta e Lazio.
Contro il Cagliari un netto 2-0, favorito anche dalla superiorità numerica dopo l’espulsione del “cagliaritano” Makoumbou. L’Udinese di Kosta Runjaic ha fin qui vinto cinque partite su nove, 16 punti su 27 disponibili. Mica male per una squadra che fino all’anno scorso lottava per non retrocedere.
Runjaic ha perso solo con Roma, Inter e Milan. E si può dire, senza troppe obiezioni, che l’unica partita sbagliata sia stata quella contro i giallorossi. Contro le milanesi, l’Udinese meritava decisamente di più.
In Serie A non c’è solo Fabregas come allenatore da tenere d’occhio. Pozzo, dopo aver mostrato la porta a Cannavaro, è andato a prendere Runjaic, uno sconosciuto per tutti. Nessun escluso. Il proprietario dell’Udinese lo aveva promesso ai suoi tifosi, e a poco meno di un quarto di campionato, la promessa è ampiamente mantenuta.
Lo sconosciuto Runjaić zitto zitto fa 7 punti in 3 partite di Serie A. L’incensato Fabregas solo uno
C’è poco da fare, potremmo campare cent’anni, ma noi preferiremo sempre lo yugoslavo autoproclamato Runjaić al catalano Fábregas.
Non c’entrano Udinese e Como, non dipende dal risultato di ieri sera con un calcio di rigore sbagliato in pieno recupero, che pure ha dato il “la” al post su due piedi. E non dipende nemmeno da moduli di gioco e questioni strettamente di campo, di cui parleremo magari un’altra volta.
Però, tra un allenatore improvvisato dopo essere stato un ex grande giocatore, paracadutato in B senza patentino con la solita deroga all’italiana da una proprietà che fin qui non ha mostrato di capire poi molto di calcio e uno che viene dalla gavetta dei campionati est-Europei (che era stato bollato come inadatto in estate senza avergli visto allenare un pomeriggio), senza avergli fatto giocare una partita di numero…
…noi preferiremo sempre il secondo. Runjaić che si presenta in A zitto zitto con 7 punti nelle prime 3 partite. Come Vanoli al Torino, può essere considerato la sorpresa di questo primo scorcio di stagione. Non male per uno che non può allenare, perché non è considerato di livello.
E se alla fine del campionato Fabregas arriverà davanti a Runjaic pazienza, perché non si può mai uccidere un’utopia.