Ora si spera in un’offerta del Psg, molto più bassa dei 100 milioni che vorrebbe De Laurentiis. Altrimenti c’è l’Arabia, sennò resta a margini

Osimhen e Napoli, una storia finita male: rischia di restare fermo fino a gennaio (Gazzetta)
Ne scrive la Gazzetta dello Sport con Vincenzo D’Angelo che parte dalle offerte dello scorso anno, rifiutate dal Napoli. Prima i 150 milioni del Psg, poi quelle arabe.
Victor non aveva puntato i piedi né dopo l’offerta del Psg né dopo il corteggiamento con offerte indecenti arrivate dall’Arabia Saudita. Certo, davanti a certe cifre ha perso l’equilibrio, ma alla fine aveva deciso di non abbandonare la nave azzurra in tempesta.
Col senno di poi, una scelta sbagliata da parte di tutti. Come lo è stato ammettere con largo anticipo che quella clausola rescissoria altro non era che il prezzo fissato per un addio scontato. Ecco, su questo punto in molti hanno giocato, finendo per mettere il Napoli in un angolo. La sensazione, infatti, è che nei prossimi giorni arriverà la prima vera offerta ufficiale del Psg, il club in cima alla lista dei desideri di Victor, dove c’è il suo “padre calcistico” Luis Campos, colui che lo aveva voluto al Lilla e che lo ha trasformato da potenziale ottimo attaccante in giocatore di livello internazionale.
Osimhen, la storia poteva essere gestita meglio
Osimhen sarà sempre legato al Napoli, così come Napoli e i napoletani saranno sempre grati al nigeriano. Ma la storia è finita male e poteva essere gestita meglio. L’ipotesi di un blitz del Psg nei prossimi giorni è reale, magari con un’offerta molto più bassa dei 100 milioni che vorrebbe De Laurentiis. Sarà il presidente poi a decidere cosa fare. L’Arsenal resta sullo sfondo, il Chelsea aveva aperto all’ipotesi ma solo in prestito: condizione inaccettabile. Se entro venerdì non si troverà una soluzione, Osimhen rischia di rimanere ai margini del Napoli fino a gennaio. Almeno che non accetti poi il trasferimento in Arabia Saudita, dove il mercato sarà aperto fino al 6 ottobre. Ma Victor merita di più, come la sua storia a Napoli meritava un finale diverso. Il Pallone d’oro africano cerca casa, come fosse un giocatore qualsiasi e non la stella che ha regalato al Napoli il terzo scudetto.