Anche alla Juventus sono rimasti tre esuberi sullo stomaco: Djalo, Kostic e Arthur (Il Giornale)
Djalò, problemi alle visite mediche con la Roma. Kostic ha rifiutato tutte le offerte. Arthur, Giuntoli non è riuscito a sbolognarlo al Napoli

Juventus Football director Cristiano Giuntoli reacts during the Italian Serie A football match between Torino and Juventus at the Grande Torino Stadium in Turin on April 13, 2024. (Photo by MARCO BERTORELLO / AFP)
Anche alla Juventus sono rimasti sullo stomaco tre esuberi: Djalo, Kostic e Arthur. Lo scrive Nicolò Schira sulle pagine del Giornale. Giuntoli doveva piazzare gli esuberi per fare spazio a Sancho. Alla fine è stato l’ultimo giorno degli affari sfumati.
La Juventus beffata dalla Roma: Djalo rispedito al mittente e altro affare sfumato
È stato l’ultimo giorno degli affari sfumati a un passo dal traguardo dall’essere conclusi. La Juventus, dopo il no del Manchester United al prestito di Jadon Sancho in mattinata, si era concentrata sul capitolo uscite. Ha cercato di piazzare lontano dalla Continassa alcuni esuberi. Niente da fare: il Napoli è riuscito a sbloccare l’arrivo di Billy Gilmour dal Brighton per 15 milioni più bonus e ha così mollato la presa per Arthur, per il quale i bianconeri proveranno a cercare sistemazione nei mercati che rimarranno aperti a settembre (Arabia Saudita, Grecia e Turchia).
La vera beffa per la Juve è arrivata però dalla Capitale: Tiago Djalò infatti ha palesato problemi alle visite mediche, almeno secondo lo staff sanitario della Roma e così il portoghese (c’era già l’accordo per il prestito oneroso da 1 milione con diritto di riscatto a 9milioni) è stato rispedito al mittente dal club giallorosso. A completare il trittico di partenze sfumate i numerosi no di Filip Kostic, che ha preferito restare ai margini della rosa juventina piuttosto che andare al Southampton o all’Al-Ain.
Così Giuntoli ha rivoluzionato la Juve: 200 milioni in comode rate
Come ha fatto, lo spiega il Corriere dello Sport con Giorgio Marota. Otto sono stati gli acquisti per rivoluzionare la rosa della Juventus.
Otto sono i colpi che fanno volare Thiago Motta fin sopra le nuvole, consentendogli di ambire a vette impossibili anche solo da immaginare nel momento in cui Elkann ha posto un freno alle spese folli e ha cominciato a parlare apertamente di «sostenibilità». Dopo i tre anni di rigida dieta economica – i tre anni di Allegri, trascorsi tra inchieste e difficoltà extracampo – e le due sessioni concluse a “spesa zero” e senza particolari acuti, la Juventus ha messo a segno otto acquisti magistrali. È diventata la regina di un mercato non ancora concluso. Douglas Luiz, Thuram, Di Gregorio, Kalulu, Cabal, Nico Gonzalez, Conceiçao e Koopmeiners. Tutti insieme, tutti chiusi in meno di due mesi, con Sancho alla possibile prova del nove. Alla faccia del piano triennale di rinforzamento della rosa: lo shock è stato talmente immediato da aver fatto sballare anche il pallottoliere economico.