Paolini: «Ho fatto una fatica tremenda, ma continuavo a ripetermi cosa fare punto dopo punto»
Al termine del match: «Una montagna russa emotiva. Guardavo le finali da ragazzina, ma oggi vivo alla giornata, anche se rimane una situazione folle»

Italy's Jasmine Paolini celebrates winning a point against USA's Emma Navarro during their women's singles quarter-finals tennis match on the ninth day of the 2024 Wimbledon Championships at The All England Lawn Tennis and Croquet Club in Wimbledon, southwest London, on July 9, 2024. Paolini won the match 6-2, 6-1. (Photo by HENRY NICHOLLS / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE
Jasmine Paolini in finale a Wimbledon. Risultato storico per il tennis italiano. L’ultima doppia finale Roland Garros-Wimbledon nella stessa stagione, appartiene a Serena Williams, nel 2016. Oggi la Paolini è entrata nella storia. La 28enne di Castelnuovo di Garfagnana ha sconfitto per 2-6 6-4 7-6 la croata Donna Vekic giocando la più lunga semifinale della storia del torneo femminile. Le sue parole alla fine del match riportate da Sportmediaset.
«È stata durissima all’inizio»
«È stata durissima, all’inizio ho fatto una fatica tremenda, ma continuavo a ripetermi di migliorare un pochino perché stavo servendo veramente male. Cercavo di pensare a quello che dovevo fare in campo punto dopo punto e me lo ripetevo dentro. Non c’è un posto migliore in cui lottare su ogni palla. E’ bellissimo giocare davanti a questo pubblico. Per un tennista questo è il posto per giocare. Grazie per avermi sostenuta».
La sua famiglia sugli spalti ha vissuto un ottovolante di emozioni:
«Penso che per la mia famiglia non sia stata facile vivere una partita come questa, una montagna russa emotiva. Mi hanno sostenuto da sempre e per questo gli sono grato. Questi ultimi mesi sono stati folli per me. Mi devo ancora rendere conto, però sto provando a concentrarmi su quello che devo fare in campo e vivere bene quello che sto facendo. Giocare in questo stadio è un sogno. Guardavo le finali da ragazzina, ma oggi vivo alla giornata, anche se rimane una situazione folle».
Adesso la attende un po’ di riposo. Poi la finale sul centrale contro la vincente tra la kazaka Elena Rybakina e la ceca Barbora Krejčíková.
Paolini highlander: resiste, incassa, poi esce dall’angolo e va in finale a Wimbledon
Jasmine Paolini in finale a Wimbledon. Dopo la finale al Roland Garros. È la prima italiana ad andare in finale a Wimbledon. Ha vinto una partita incredibile, una vera e propria battaglia sportiva con la croata Donna Vekic. Più volte è sembrata in prossimità del burrone. Si è sempre ripresa e alla fine ha vinto. Ha mostrato carattere, resistenza, forza mentale. Ha vinto con queste armi, perché il tennis è anche questo. La partita si è decisa al tie-break del terzo set. A dieci. Paolini ha vinto 10-8 al terzo match-point.
La croata Donna Vekic ha giocato un gran tennis, tira fortissimo e per quasi due set le è entrato quasi tutto. Ha stravinto 6-2 il primo. L’azzurra ha resistito nel secondo, vinto 6-4 e ha tenuto duro anche nel terzo, in cui è stata sotto 3-0 ma ha anche avuto due match-point. Sul primo ha sbagliato la risposta, sul secondo è stata bravissima la croata.
La prima strambata la partita l’ha avuto nel secondo set, sul quattro pari. Da quello smash a rimbalzato sbagliato, ho capito tante cose, cantava Bobby Solo. E lo ha ripetuto oggi a Wimbledon Jasmine Paolini, 28 anni di Castelnuovo di Garfagnana, quando ha visto l’avversaria scaraventare fuori quella palla piuttosto comoda. Si era sul quattro pari quindici pari del secondo set, con il primo vinto nettamente dalla croata Vekic. Che, a dirla tutta, stava prendendo a pallate l’azzurra che però rimaneva attaccata alla partita. Nel tennis ogni lasciata è persa. E Paolini ha rincorso anche un pallonetto impossibile, lo ha rimesso in campo come ha potuto. La croata si è fiondata e ha smesciato. È lì che ha allungato la partita. È lì che ha portato il match al terzo set.
Ma al terzo set è stata un’altra rincorsa. Pronti via, tre a zero per l’avversaria. Che sul tre pari ha brekkato di nuovo. Ma Paolini ha reagito, come sempre. E si è addirittura issata a match-point sul 5-4 e servizio per la croata. Purtroppo errore in risposta. Ma ha tenuto e alla fine, dopo il secondo match-point andato, e un tie-break combattuto punto su punto, ha vinto