A Repubblica: «Invece su Mancini si scatenano i moralisti. A volte ha un comportamento indisponente, però è stato l’idolo della serata».

Il giornalista Massimo Mauro ha parlato a Repubblica di quanto accaduto con Gianluca Mancini nel derby Roma-Lazio e dell’episodio tra Francesco Acerbi e Juan Jesus.
Mauro: «Gli episodi gravi finiscono a tarallucci e vino»
«Circa la bandiera biancoceleste con il topo sventolata sotto la curva Sud, Mancini conferma che nel suo bagaglio personale ci siano delle esagerazioni che appaiono evidenti anche nella maniera di giocare. Però alla fine un derby è bello per questo. Direi di riderci su, anche se capisco che il tutto possa dare fastidio a chi lo vede da fuori. Il topolino è offensivo, ma solo sportivamente. Mancini farebbe comunque meglio a fare qualche fallo stupido in meno per non rischiare di lasciare in 10 i compagni. Ma non esiste l’uomo perfetto. Lui a volte ha un fare indisponente, però è stato l’idolo della serata».
«Ho sentito Gravina che ha annunciato l’apertura di un fascicolo sull’episodio. Ci sono immagini chiare, quindi c’è poco da indagare. Ma anche se fosse un atto dovuto, mi trovo in difficoltà a commentare situazioni del genere. Mi capita di ascoltare persone autorevolissime che dicono cose inconcepibili. Cose gravi che vengono minimizzate, altre di scarsa rilevanza ingigantite. E qui torno al caso Acerbi-Juan Jesus. La sensazione è che un episodio grave e un tema importante come il razzismo siano finito a tarallucci e vino. Mentre su Mancini, che alla fine si è reso protagonista di una ragazzata, si stanno scatenando i moralisti».
Il ds Marotta su Acerbi:
«Siamo stati zitti volutamente. È una pagina amara comunque la si veda. Noi abbiamo chiesto ad Acerbi di farci il resoconto di quello che è successo in campo. Lui c’ha raccontato la sua verità, noi non avevamo dubbi e non avevamo riscontri di un comportamento di discriminazione razziale nei confronti dell’avversario. Pertanto lo abbiamo affiancato con il nostro avvocato e il giudice ha espresso la sua posizione. L’Inter è sempre a favore di ogni iniziativa contro qualunque discriminazione. Noi condanniamo ogni tipo di razzismo e siamo al fianco di Juan Jesus da questo punto di vista. La sentenza va rispettata, Acerbi è un professionista e una persona seria, non credo possa scherzare su questi argomenti. Io non sono giudice, abbiamo chiesto il resoconto al nostro tesserato e non abbiamo dubbi che sia la verità».