Il Giornale: un altro caso dopo Acerbi. In passato i ct hanno preso provvedimenti per molto meno

Mancini e la bandiera della Lazio col topo, la Nazionale ha preso provvedimenti per molto meno. È quel che scrive Franco Ordine per Il Giornale.
Il vero nodo della vicenda Mancini è un altro e riguarda proprio il ct Spalletti e il presidente federale Gravina. Il club Italia si ritrova per la seconda volta nel giro di qualche settimana coinvolto in un caso molto scomodo dopo quello di Acerbi. Chi fa parte del giro degli azzurri ha forse una doppia responsabilità rispetto ad altri colleghi e se, in una precedente occasione, il ct ha fatto una filippica per l’uso prolungato notturno della playstation (Scamacca non fu convocato per questo), questa volta ha il dovere di intervenire per non lasciar cadere un argomento così delicato e importante. In passato per molto meno, i ct presero provvedimenti drastici nei confronti di calciatori convocati a Coverciano.
Ecco cosa scrive Libero del caso Mancini:
Mancini rischia gli Europei per la bandiera laziale col topo. Lo scrive il quotidiano Libero.
L’episodio più inquietante si è verificato al termine della partita allorchè il match-winner e simbolo della Roma, Gianluca Mancini appunto, ha pensato di festeggiare sotto la curva sventolando una bandiera laziale che presentava, al centro, un ratto. Si, proprio una topaccia da fogna in segno di chiaro spregio verso i biancazzurri, giusto per peggiorare la situazione.
Mancini, ora, rischia grosso: come giocatore di interesse azzurro, vede sicuramente diminuire le possibilità di essere convocato per l’Europeo visto che Spalletti ha più volte sottolineato che per far parte della spedizione servono valori tecnici ma anche morali, in un giocatore che indossa la maglia azzurra. È in arrivo una sanzione federale: Mancini potrà essere multato (quasi certo) o squalificato (probabile), in quest’ultimo caso anche da subito se l’arbitro ha scritto tutto nel referto del derby. E non vediamo come non possa averlo fatto.