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Mancini era il pretoriano di Mourinho, è rimasto senatore anche con De Rossi (Repubblica)

L’unico forse, in una squadra che gli aveva evidentemente voltato le spalle, a dedicargli un pensiero a mezzo social dopo l’esonero

Mancini era il pretoriano di Mourinho, è rimasto senatore anche con De Rossi (Repubblica)
Dc Roma 06/04/2024 - campionato di calcio serie A / Roma-Lazio / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Gianluca Mancini

Mancini era il pretoriano di Mourinho, è rimasto senatore anche con De Rossi. Lo scrive Repubblica. Mancini ha segnato il vittoria nel derby e poi è stato protagonista della polemica finale per aver sbandierato una bandiera della Lazio con un topo raffigurato sopra.

Scrive Repubblica:
Pensare che dopo una manciata di minuti in campo Mancini era stato male: doveva vomitare, dalla panchina gli hanno passato un integratore, che non era una pozione magica, ma ha avuto lo stesso effetto. Lo ha reso invincibile. Non più un contrasto perso, non una palla buttata. Un gol. Era il pretoriano di Mourinho, Gianluca Mancini. L’unico forse, in una squadra che gli aveva evidentemente voltato le spalle, a dedicargli un pensiero a mezzo social dopo l’esonero. In questi casi, col cambio di governo cambiano anche i senatori, succede a tutti. Non a lui.
Alla fine era lì, sotto la curva, come si usa dopo i derby, a guidare la festa per la vittoria dopo aver deciso la partita in campo. E pure lì all’eccesso non ha rinunciato, imbracciando una bandiera con un ratto biancoceleste: un’offesa che nonostante le scuse gli costerà indagine federale e probabilmente una multa (Ambrosini per aver mostrato uno striscione offensivo nel 2007 ne pagò una di 8 mila euro, 5 mila Acerbi due mesi fa per un dito medio), perché anche per sfottersi ci vuole un limite.

La polemica per i festeggiamenti di Mancini

Il derby della Capitale va alla Roma. L’1-0 siglato da Mancini basta alla squadra di De Rossi per battere la Lazio di Tudor e conquistare i tre punti fondamentali in ottica Champions. Come ogni derby tra Roma e Lazio che si rispetti, le polemica è la protagonista. La giornata era iniziata con la violenza degli ultras e si conclude con le critiche a Mancini per i festeggiamenti sotto la Curva.

Al termine della partita tutti i giallorossi, con Mancini davanti a tutti, sono andati sotto la Curva con una bandiera della Lazio su cui si distingueva il simbolo di un topo. L’associazione è presto fatta. Ovviamente i tifosi della Lazio non l’hanno presa benissimo e con loro diversi commentatori che su Twitter (X) hanno espresso il loro dissenso.

Alcuni utenti, tra cui alcuni giornalisti, su Twitter non hanno gradito il modo di festeggiare dei romanisti.

La replica di Immobile

Al termine della partita, Ciro Immobile, capitano e attaccante della Lazio, ha commentato il match ai microfoni di Dazn. Sul nervosismo a fine partita e sui festeggiamenti ha detto:

«Una stagione del genere, tra infortuni e gol sbagliati, abbatte anche quelli come me che sono abituati a pensare sempre positivo. E’ davvero devastante sotto l’aspetto mentale. Però bisogna cercare di rimanere lucidi ed equilibrati con fiducia, pensando a come sto fisicamente e a cosa posso ancora dare a questa maglia. Fine partita nervoso? Non ne sono sicuro ma ho visto un po’ di caos. Cose da derby. C’è modo e modo di esultare, c’è chi lo fa con stile chi meno ma sono punti di vista».

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