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Luis Enrique: «Il Psg può battere il Barcellona. La nostra chiave? La squadra viene prima di tutto»

Ai canali del Psg: «C’è senso di appartenenza, la squadra viene prima del singolo. Giocare contro il Barça per me è difficile dal punto di vista emotivo».

Luis Enrique: «Il Psg può battere il Barcellona. La nostra chiave? La squadra viene prima di tutto»
San Pietroburgo (Russia) 02/07/2021 - Euro 2020 / Svizzera-Spagna / foto Uefa/Image Sport nella foto: Luis Enrique

Il tecnico del Psg, Luis Enrique, analizza la sua prima stagione in Francia e il match di Champions che dovrà affrontare contro il Barcellona. Lo spagnolo ha parlato ai canali ufficiali del club.

Luis Enrique: «Possiamo vincere contro il Barça, sarà una sfida stimolante per me»

Non perdete da cinque mesi: qual è la chiave di questo periodo di successi?

«Non lo so, ma quello che è certo è che abbiamo avuto un’idea chiara fin dall’inizio, e si è rivelata la nostra filosofia: giocare un calcio offensivo e non speculare, dando ai nostri tifosi un’idea divertente e bella di calcio. Vogliamo prolungare questa striscia positiva di risultati».

Hai anche avuto la capacità di mobilitare un intero gruppo:

«Sì, non sono mai stato in una squadra in cui non c’è un senso di appartenenza e dove la squadra viene prima del singolo. Devi essere molto intelligente per essere in grado di aiutare la tua squadra, anche se non stai giocando. E per questo penso che sia importante che tutti i giocatori sentano la fiducia della squadra. È chiaro che alcuni giocano molto poco, ma penso che abbiamo dimostrato che ci fidiamo di tutti e diamo più o meno minuti a tutti a seconda delle prestazioni. Questa è una delle chiavi, sì».

C’è pressione prendere parte a tre competizioni, tra cui la finale di Coppa di Francia e i quarti di finale di Champions League?

«No, per niente. Siamo sui nostri obiettivi. L’obiettivo era raggiungere la finale della Coppa e vincere il campionato. In Champions League non c’è pressione. E’ il contrario. Il Barcellona ha vinto cinque Champions League, noi non ne abbiamo vinta nessuna. Siamo ambiziosi».

Come affronti questo doppio confronto contro il Barcellona?

«Giocare contro il Barcellona per me è difficile dal punto di vista emotivo, ma allo stesso tempo è stimolante. Voglio fare un buon lavoro. Voglio che la mia squadra vinca la partita. Voglio dimostrare a loro e a me stesso che come professionista sono nel mio momento migliore. Per batterli, dovremo dare la versione migliore di noi stessi. Il Barcellona è un club di altissimo livello. Sarà molto difficile, ma penso che siamo anche noi ad un livello molto alto. Siamo in un buon momento e sono convinto che possiamo eliminarli.»

È un vantaggio affrontare una squadra e un allenatore che conosci così bene?

«Questo potrebbe essere un vantaggio o uno svantaggio. Quello che è chiaro è che la partita sarà vinta soprattutto dai giocatori. Inoltre, penso che non ci sia nessun tifoso o giocatore che non sappia che sarà una partita molto competitiva, molto equilibrata e che dovremo essere attenti ogni minuto. Un quarto di finale di Champions League rappresenta due partite molto complesse. Cercheremo di vincere la prima. E penso che siamo pronti.»

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