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Il Barcellona chiude la dolorosa stagione del Napoli (almeno risparmiateci il ritorno di Sarri)

3-1 per i catalani. Il Napoli non ha giocato male. Ma sono mancati Kvara e Osimhen. Lindstrom si è divorato il gol del 2-2

Il Barcellona chiude la dolorosa stagione del Napoli (almeno risparmiateci il ritorno di Sarri)
Mg Barcellona (Spagna) 12/03/2024 - Champions League / Barcellona-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Fermin Lopez-Nunes Jesus Juan Guilherme

Il Barcellona chiude la stagione del Napoli (che non ha giocato male)

Come si dice in questi casi, è stato bello sognare. Perché il Napoli per circa un’ora ha davvero sognato la grande impresa. Ha avuto anche il pallone del pareggio, sulla testa di Lindstrom che se l’è mangiato mandando a fil di palo da quattro metri. Era l’80esimo. Quattro minuti dopo il Barcellona ha dato lezione di calcio con una rete che sembrava opera del Barça di Messi Iniesta e Xavi. Sergi Roberto ha chiesto triangolo a Gundogan che gli ha spalancato la porta di Meret: sarebbe stato troppo facile segnare, allora ha appoggiato in mezzo dove Lewandowski a porta spalancata ha chiuso la partita e la qualificazione. Tre a uno. Per il Napoli ha chiuso anche il capitolo Mondiale per club: andranno Inter e Juventus. Il Barcellona ahinoi ha chiuso la stagione del Napoli cui ora non resta che sperare nel quinto o nel quarto posto. De Laurentiis ha perso i tanti soldi del Mondiale per club, può prendersela solo con sé stesso. Ci risparmi almeno il ritorno di Sarri: ne abbiamo già avuti tanti di dolori.

Il Napoli ha giocato, soprattutto nel mezzo dell’incontro. È stato travolto a inizio partita, quando non ci ha capito niente: l’emblema è stato il duello Mario Rui-Yamal che nel pugilato sarebbe stato fermato per manifesta superiorità dell’avversario. Uno-due tra il 15esimo e il 17esimo, il secondo con un magistrale contropiede. Poi il Napoli ha segnato con Rrahmani e lì è cominciato un altro match. Bene nel secondo tempo i primi 25 minuti. Poi, gli azzurri sono calati, anche se hanno avuto la chance con Lindstrom. Molte proteste per un rigore su Osimhen (bravissimo su di lui stasera il 17enne Cubarsì). Ma al Napoli sono mancati proprio Osimhen e Kvaratskhelia. Tutto sommato il Barcellona ha dimostrato di essere più forte.

La cronaca.

Come all’andata, l’inizio è stato tutto del Barcellona che ha segnato due gol nei primi 17 minuti, per la precisione due gol in tre minuti. A differenza di Napoli, Xavi ha schierato i tre attaccanti con Raphinha e Yamal sugli esterni, e Lewandowski al centro. Mario Rui, preferito a Olivera, ha inizialmente sofferto le pene dell’inferno col sedicenne del Barça che lo ha fatto ammattire. L’altra sorpresa, almeno per noi, è stata Fermin Lopez il Barella di Xavi: vent’anni, polmoni, capacità di inserimento e tiro. All’inizio ha fatto quasi tutto lui. Prima, ha strozzato il destro in area e il pallone è finito fuori. Poi, al 13esimo, splendidamente lanciato, si è mangiato il gol a tu per tu con Meret, Non era facilissimo ma nemmeno difficile per un calciatore del Barcellona. Al terzo tentativo però ha segnato con un destro remake di Gianni Rivera in Italia-Germania 4-3. Cancelo lanciato sul filo del fuorigioco, dal fondo ha messo al centro in area, finta di Lewandowski e gol di Fermin.

Due minuti ed è arrivato il raddoppio su splendido contropiede. Yamal è partito dalla propria area, in contropiede, ha tagliato il campo per Raphinha che in area si è accentrato e di destro ha colpito il palo, sulla respinta Cancelo è stato più lesto di Di Lorenzo e ha segnato.

Sembrava finita e invece proprio in quel momento il Napoli ha cominciato a giocare. E ha messo in difficoltà la difesa di Xavi tutt’altro che impenetrabile. Il pareggio è arrivato al 30esimo su quello che possiamo definire schema Calzona: sovrapposizione a destra, Politano dal fondo all’indietro per l’accorrente Rrahmani che di sinistra l’ha piazzata nell’angolino basso. Imparabile per Ter Stegen. Il remake di Sassuolo. Il Napoli ha preso coraggio. Al 34esimo solo Ter Stegen con una paratona ha impedito il pareggio di Di Lorenzo su colpo di testa. Tre i gialli. Due per il Barça: Christensen e Yamal (che è calato col passare dei minuti) e Juan Jesus per il Napoli. Troppo spesso in fuorigioco Osimhen.

Il secondo tempo

L’inizio della ripresa è stato tutto del Napoli. Sospetto rigore su Osimhen a inizio ripresa, né l’arbitro né il Var hanno avuto dubbi. Al 60esimo due cambi del Barcellona: Sergi Roberto per Fermin Lopez stanco e Romeu per Christensen. Xavi ha lasciato le tre punte. Calzona ha risposto con Lindstrom per Politano e Olivera per Mario Rui. Al minuto 78, è entrato Raspadori per Traoré. Poi, il finale raccontato con in più la traversa di Olivera. Peccato.

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