ilNapolista

Inzaghi non seguirà le orme di Spalletti: «Scudetto tatuato? Non mi piacciono i tatuaggi»

L’Inter può vincere lo scudetto contro il Milan, ma il tecnico non si sbilancia: «Ci farebbe chiaramente piacere, altrimenti ci saranno altre occasioni».

Inzaghi non seguirà le orme di Spalletti: «Scudetto tatuato? Non mi piacciono i tatuaggi»
Db Milano 29/10/2023 - campionato di calcio serie A / Inter-Roma / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Simone Inzaghi

Nel post-partita di Inter-Cagliari, Simone Inzaghi ha parlato del deludente 2-2:

«Anche stasera, come faccio di solito, non ho parlato ai ragazzi. Sapevamo di dover affrontare una squadra in salute e abbiamo sofferto le loro ripartenze. Siamo vicinissimi a un grande obiettivo ma mancano ancora i punti per la matematica. Abbiamo concesso qualcosina sul primo gol: dovevamo lavorare meglio di reparto e stringere di più. Il secondo invece è un gol casuale e alla fine abbiamo preso una ripartenza anche su nostro angolo. Di solito lavoriamo meglio sulle ripartenze degli avversari, vanno fatti i complimenti al Cagliari».

L’Inter può vincere lo scudetto nel derby della Madonina:

«Mi è dispiaciuto non aver vinto: con questo pubblico vogliamo solo vincere e ottenere il massimo. I ragazzi questa settimana avevano lavorato benissimo. Vincere il titolo della seconda stella nel derby ci farebbe chiaramente piacere, ci prepareremo per provare a tagliare questo traguardo lunedì altrimenti ci saranno altre occasioni».

Inzaghi e il tatuaggio come Spalletti

Alla domanda se si tatuerà il ricordo dello scudetto come fece Luciano Spalletti la scorsa stagione con il Napoli, il tecnico nerazzurro ha risposto:

«Non mi piacciono i tatuaggi. Qualcos’altro per festeggiare? Vedremo…»

L’Inter elogiata dal Guardian

Sul Guardian, Nicky Bandini scrive come l’Inter di Inzaghi renda possibili cose impossibili. Il senso generale si riferisce alla capacità di Inzaghi di ideare combinazioni che fino a poco tempo fa nel calcio ero fantascienza. O almeno venivano ipotizzate e replicate solo alla Play Station. Ne è una dimostrazione plastica il gol confezionato dai “braccetti” difensivi contro il Bologna. Cross di Bastoni e colpo di testa di Bisseck, tanto basta all’Inter per ottenere i tre punti contro la rivelazione della Serie A. E, scrive Bandini, “la cosa più assurda è che nulla di tutto ciò sembra improvvisato”.

Definire il calcio di Inzaghi “moderno” è anche riduttivo, “perché implicherebbe che anche gli altri club europei abbraccino un approccio così liquido a ciò che possono essere le formazioni (o i moduli, ndr)“.

ilnapolista © riproduzione riservata