L’ex direttore sportivo della Ferrari a Libero: «Volevo ricreare il duo Senna-Prost. Il presidente Fusaro, mi gelò: “finché ci sarò io, Senna non metterà piede in Ferrari”»

L’ex direttore sportivo della Ferrari, Cesare Fiorio, ha rilasciato un’intervista a Libero sul momento del Cavallino in Formula 1 e anche sul momento di forma di Sainz. Fiorio è stato anche lo stratega dei trionfi rallistici della Lancia negli anni ’70 e ’80, poi team manager Ferrari in F.1.
Lei ha vinto 18 mondiali in Lancia, poi la Ferrari…
«Arrivai e presi in mano una squadra che, dopo la morte di Enzo Ferrari, era da rifondare. Sono stato team manager Ferrari per 35 gran premi, 9 li abbiamo vinti e in 25 siamo saliti sul podio».
Il momento di Sainz e Leclerc in Ferrari
La Ferrari è la 2ª forza del Circus dietro alla Red Bull?
«È superiore a Mercedes e Aston Martin. E anche di McLaren che sta raccogliendo i frutti dell’illuminata gestione di Andrea Stella, ex di Maranello».
Carlos Sainz ha vinto in Australia: è rinascita vera?
«Calma, Verstappen è un fuoriclasse. Sainz mi piace come pilota: è veloce, bravo a interpretare le strategie, non fa errori, è solido».
Ma la prima guida non era Leclerc?
«Charles è bravo in prova ma fa troppi errori in gara».
L’idea di portare Senna alla Ferrari insieme a Prost
Fiorio ha poi raccontato un aneddoto dei suoi anni alla Ferrari. L’ex team manager voleva ricreare la coppia Senna-Prost in Ferrari.
Tra il 1989 e il 1990 lei vinse tanto a Maranello, perché lasciò la Ferrari?
«Al mio arrivo portai Prost. L’idea era quella di ricreare in Ferrari il duo McLaren con Senna. In gran segreto andai a casa di Ayrton, a Montecarlo, e raggiunsi un pre-accordo».
Un piano perfetto che svanì nel nulla?
«Sì. Avremmo avuto il miglior pilota di sempre e lo avrei tolto alla concorrenza. Tornato a Maranello il presidente di allora, Piero Fusaro, mi gelò: finché sarò qui io, Senna non metterà piede in Ferrari. Avevo tutti contro, Prost compreso. Me ne andai sbattendo la porta».