ilNapolista

Tananai: «La politica non può fermare con i “daspo” la voglia dei giovani di dire il loro pensiero»

Il cantante a La Stampa: «Ho trovato scandaloso, che su ragazzi pacifici che vogliono dire cose giustissime come ‘basta guerra’ si usi violenza»

Tananai: «La politica non può fermare con i “daspo” la voglia dei giovani di dire il loro pensiero»
Sanremo (Im) 08/02/2023 - 73° Festival di Sanremo / foto Image nella foto: Tananai

Alberto Cotta Ramusino, classe 1995, in arte  Tananai, intervistato a La Stampa ha parlato di tutta la sua musica e della sua carriera, ma anche delle sue difficoltà ad accettarsi da ragazzo, cosa che aveva raccontato in passato.

Poi è tornato col pensiero a Tango

Tango parla della guerra in Ucraina attraverso la storia d’amore di due persone che la guerra separa. Olga in Italia con la figlia, Maxim in trincea a combattere contro gli invasori russi.  Li ha più sentiti? «Ho parlato con Olga due settimane fa. È tornata in Ucraina con la figlia, che ora ha sedici anni. Con Maxim si sono rivisti una volta, ma lui è ancora chissà dove a combattere».

Sulle esternazioni a Sanremo di Ghali e altri cantanti

Fosse stato a Sanremo quest’anno, avrebbe fatto come Ghali, come Dargen? Sarebbe salito sul palco a dire quello che pensa del Medio Oriente come ha fatto, cantando, sull’Ucraina? «Credo di sì. E penso anche che dire: i cantanti pensino a cantare, se parlano di cose che non li riguardano li daspiamo, come allo stadio, sia soprattutto inutile. Quando hai l’urgenza di dire qualcosa e sei un musicista, lo fai con la musica. Vogliono fermare la musica? Mettere mano alle canzoni?».

Tananai sulle manifestazioni degli studenti per la pace

Cos’ha pensato quando ha visto le manifestazioni di studenti pacifisti finire con i manganelli? «L’ho trovato scandaloso, che su ragazzi pacifici che vogliono dire cose giustissime come ‘basta guerra’ si usi violenza. Ho pensato quel che ha detto Mattarella, che è un fallimento. E mi ha fatto tristezza più che rabbia, ma non so neanche se sia l’atteggiamento giusto perché la tristezza ti porta alla disillusione e la disillusione al nichilismo. Invece vorrei che questi ragazzi avessero ancora più voglia di scendere in piazza a esprimere il loro dissenso».

L’avranno? «Credo di sì. Anche se il fatto che nessuno si sia scusato, dimostra che qualcuno vorrebbe non tornassero».

ilnapolista © riproduzione riservata