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Russia alle Olimpiadi, il ministro per lo sport: «Se ci saremo, non dovremo boicottare l’evento»

La decisione arriverà tra il 18 e 19 marzo. A dicembre il Cio aveva consentito alla Russia di partecipare nonostante la guerra in Ucraina

Russia alle Olimpiadi, il ministro per lo sport: «Se ci saremo, non dovremo boicottare l’evento»
This photograph taken on June 7, 2023, shows the Olympic Games logo inside the Aquatic Olympic Center (CAO) in Saint-Denis, northern suburbs of Paris. (Photo by BERTRAND GUAY / AFP)

Come sappiamo, la Russia dovrebbe essere esclusa dalle Olimpiadi di Parigi 2024. La decisione finale arriverà tra il 18 e 19 marzo. Tuttavia, secondo il suo ministro per lo sport Oleg Matytsin, non dovrà provare a boicottare questa decisione.

Le sue parole all’agenzia di stato Tass: «Non dobbiamo allontanarci, chiuderci, boicottare. Dobbiamo, per quanto possibile, preservare la possibilità di dialogo e partecipazione alle competizioni. Vedremo quale sarà la decisione finale».

L’Equipe scrive: all’inizio di dicembre, il Comitato Olimpico internazionale (Cio) ha autorizzato gli atleti russi e bielorussi a partecipare ai Giochi di Parigi, a condizione che gareggino neutralmente, che non sostengano l’invasione russa dell’Ucraina. Tuttavia, gli eventi di squadra rimangono proibiti. Anche Putin aveva criticato il Cio, accusandolo di “seppellire il movimento olimpico”, imponendo bandiera neutrale a entrambi i Paesi.

L’Ucraina e le Olimpiadi 2024

L’Ucraina ha fatto l’elenco di tutti gli atleti putiniani.

Repubblica la chiama “lista di proscrizione”. È il dossier dell’Ucraina, certosino, che elenca tutti – ma proprio tutti – gli atleti russi e bielorussi che in qualche modo si sono spesi tra fatti, parole, post e tweet, per il regime di Putin. E che quindi, per le linee guida del Cio non potrebbero partecipare alle Olimpiadi di Parigi. Lo ha stilato il ministero ucraino dello Sport, pubblicandolo sul suo sito.

E’ un elenco lunghissimo, diviso per 52 sport, con una mini-scheda per ognuno. Sono 760 in tutti i nomi in teoria “bruciati”. C’è un po’ di tutto dentro: dagli ex come la stella del pattinaggio Evgeniy Plushenko o la regina del salto con l’asta Elena Isinbaeva, a Kamila Valieva e alla sua allenatrice Eteri Tutberidze.

Lunghissimo l’elenco dei ginnasti prodotto dall’Ucraina- scrive Repubblica – tra loro anche la campionessa olimpica di Tokyo Angelina Melnikova, le gemelle della ritmica Dina e Arina Averina. Sono 22 i tennisti, 21 i calciatori, addirittura 161 i pugili, una decina i nuotatori, tra i quali Evgeny Rylov e la leggenda dello stile libero Alexander Popov, 12 i tuffatori. Nell’atletica, oltre Isinbaeva, sono nella lista nera anche l’ostacolista Shubenkov e l’altista bielorusso Maxim Nedasekau, bronzo a Tokyo nella gara dominata da Gimbo Tamberi e Mutaz Barshim. Un centinaio sono i lottatori, una trentina gli atleti del judo, una decina i fondisti: tra loro anche Legkov e Bolshunov e l’ex mito e storica avversaria di Manuela Di Centa e Stefania Belmondo Elena Vaelbe“.

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