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Il prossimo allenatore del Napoli? Candidati sono Conte, Pioli, Italiano e Calzona (Corsport)

Pioli impressionò il presidente per stile, sobrietà e preparazione, Italiano un vecchio pallino e Conte è l’autorevolezza

Il prossimo allenatore del Napoli? Candidati sono Conte, Pioli, Italiano e Calzona (Corsport)
Mc Roma 16/10/2023 - trasmissione Tv ‘Belve’ / foto Mario Cartelli/Image nella foto: Antonio Conte

Il prossimo allenatore del Napoli? Candidati sono Conte, Pioli, Italiano e Calzona. Lo scrive il Corriere dello Sport con Antonio Giordano.

L’agenda è ricca, con varie suggestioni del passato: Antonio Conte, ad esempio, con cui ha un rapporto privilegiato, intenso, frontale, al quale riconosce (giustamente) autorevolezza e spessore che spingono ad ignorare l’eventuale difesa a tre; poi Stefano Pioli, con il quale ebbe modo di dialogare una decina di anni fa e che è rimasto – per stile, sobrietà e preparazione – una idea; poi Vincenzo Italiano, l’esponente della nouvelle vague che l’ha impressionato; e infine, ma semplicemente perché si sono conosciuti (molto) bene adesso, Francesco Calzona.

Se De Laurentiis avesse preso subito Calzona (Gazzetta)

Con il senno di poi, sempre facile da usare, se De Laurentiis fosse andato dritto su Francesco Calzona, oggi il Napoli non sarebbe settimo, ma tra le prime quattro.

Non vogliamo dire che con Calzona già in estate al posto di Spalletti la squadra avrebbe rivinto il campionato. Difficile, a Napoli due scudetti di fila non li ha mai infilati nessuno, neppure Diego Maradona, anche perché è dura smaltire le scorie di una festa e di un’euforia prolungate. Siamo però abbastanza certi che, con Calzona subito, il Napoli oggi nuoterebbe alle latitudini di Juve e Milan, tra secondo e terzo posto, con la relativa sicurezza di partecipare alla prossima Champions.

Calzona non si è inventato chissà che cosa, ha riannodato i fili del gioco di Spalletti, spezzati da Garcia e non riallacciati da Mazzarri, nonostante i ripetuti e maldestri tentativi. Sistema 4-3-3, come la Slovacchia di cui Calzona è rimasto c.t.; lo slovacco Lobotka di nuovo guardiano del possesso, senza snaturamenti; l’idea strategica di fondo, giocare sempre per vincere e mai per non perdere. Un ritorno alle origini sarriane e spallettiane.

Gli allenatori bravi ci sono, basta agganciarli alle squadre con linee dritte, senza perdersi in arabeschi, come dimostra il rally Spalletti-Garcia-Mazzarri-Calzona.

Il Corsera si chiede: sicuri che Calzona sia soltanto un traghettatore?

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