ilNapolista

Gravina firmò quell’accordo tv (per cui oggi è indagato) il giorno prima di dimettersi – Gazzetta

Era presidente Lega Pro. Il giorno dopo si dimise e la settimana successiva divenne presidente Figc. La Procura di Roma indaga

Gravina firmò quell’accordo tv (per cui oggi è indagato) il giorno prima di dimettersi – Gazzetta
Gabriele Gravina, President of the Italian Football Federation (FIGC), waves on the red carpet ahead of the 2021 Globe Soccer Awards at the Burj Khalifa in Dubai on December 27, 2021. (Photo by Giuseppe CACACE / AFP)

Gravina firmò quell’accordo tv (per cui oggi è indagato) il giorno prima di dimettersi da presidente Lega Pro. Lo scrive la Gazzetta dello Sport. Lo firmò da presidente Lega Pro per la realizzazione di una piattaforma tematica con ISG: 250mila euro a stagione per cinque anni. Contratto che poi il successore di Gravina, Ghirelli, ha rinegoziato al ribasso: prima 160mila euro, poi 75mila.

Scrive la Gazzetta:

Sul caso del numero uno della Federcalcio emerge un nuovo elemento: il famoso contratto di partnership e collaborazione per la realizzazione di una piattaforma tematica con ISG è stato firmato da Gravina nel suo ultimo giorno da presidente della Lega Pro. Il documento, sottoscritto anche da Simon Burgess, direttore esecutivo della società di consulenza tecnologica e media, è datato infatti 15 ottobre 2018. Le dimissioni di Gravina sono arrivate il 16 ottobre. Qualche giorno dopo, il 22 ottobre, sarebbe arrivata l’elezione alla presidenza della Figc con il 97,2% dei voti.

In pratica l’ultimo atto di Gravina prima di lasciare la Lega Pro è stato la sottoscrizione di quest’accordo, che per durata e cifre era anche piuttosto importante. La terza lega professionistica nazionale si impegnava infatti a versare a ISG 250mila euro a stagione per cinque anni.

Chi è seguito a Gravina, ovvero Francesco Ghirelli, ha poi rinegoziato l’accordo al ribasso, passando nel 2019 a 160 mila euro a stagione, concludendo a 75 mila fino alla scomparsa di ISG e il passaggio della consulenza all’advisor sui diritti tv 2Mg Media, società di Giuseppe Ciocchetti e Marco Bogarelli, che nel 2018 aveva però spinto per la conclusione dell’affare con ISG prospettando al presidente utili per 1,45 milioni di euro.

Secondo gli atti della cosiddetta inchiesta “dossieraggio” di Perugia, l’appalto in questione sarebbe connesso con un pagamento ottenuto come opzione di acquisto da 350 mila euro per la collezione di libri antichi del presidente, accettata il 10 giugno 2019 e poi non esercitata con comunicazione del 30 luglio 2019. Da chi? Dal già citato Bogarelli, allora figura centrale nel mondo dei diritti tv nel calcio. I soldi vengono restituiti a ottobre, con un particolare. L’8 luglio Gravina chiede a Bogarelli «la cortesia» di versare i 350 mila sul conto di Lorenza Tella, figlia della sua compagna (la compagna è Francisca Ibarra sorella dell’ex ad di Sky Italia, aggiungiamo noi del Napolista), «in considerazione dell’imminente acquisto da parte di Lorenza di una casa a Milano». Sarà lei a restituire quel denaro, ma il motivo della richiesta (la difesa ha parlato anche di una scelta per evitare di pagare due commissioni) è uno dei punti poco chiari di questa vicenda su cui la Procura di Roma vuole a ogni costo fare luce.

ilnapolista © riproduzione riservata