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Dani Alves è uscito dal carcere, ha pagato la cauzione da 1 milione di euro (Mundo Deportivo)

“Alves dovrà presentarsi settimanalmente al tribunale provinciale di Barcellona e dovrà tenersi a distanza di 1 km dalla vittima”

Dani Alves è uscito dal carcere, ha pagato la cauzione da 1 milione di euro (Mundo Deportivo)

Dani Alves è in libertà vigilata. L’ex calciatore del Barcellona uscito dal carcere in cui era detenuto dopo aver pagato la cauzione di 1 milione di euro.

Dani Alves dovrà presentarsi settimanalmente al Tribunale di Barcellona

Il Mundo Deportivo scrive:

Dopo aver trascorso complessivamente 14 mesi e 5 giorni in prigione, il calciatore brasiliano Dani Alves , condannato a 4 anni e mezzo per aver violentato una donna nei bagni della discoteca di Sutton nel dicembre 2022, ha già varcato la porta del Centro penitenziario di Brians 2 dopo che il tribunale gli ha concesso la libertà vigilata su cauzione.

Questa mattina la difesa del calciatore ha effettuato il pagamento di un milione di euro richiesto dal Tribunale provinciale di Barcellona per concedere la libertà vigilata ad Alves fino alla sentenza definitiva. Dopodiché non restava che attendere che i suoi avvocati e i funzionari del Tribunale espletassero le pratiche necessarie affinché il brasiliano potesse lasciare Brians 2 questo lunedì. E così è stato.

Alves dovrà presentarsi settimanalmente al tribunale provinciale di Barcellona e dovrà tenersi a distanza di 1 km dalla vittima“.

Questa storia ci insegna che i calciatori sono nostre proiezioni, non li conosciamo davvero (Guardian)

“No, non li conosciamo davvero i giocatori“. Pensiamo di sì. Ma non è vero. Sono proiezioni, “li vediamo giocare, osserviamo come si comportano, analizziamo quello che dicono e proiettiamo su di loro come vorremmo che fossero”. E poi Dani Alves ci ricorda che non è il caso di farsi dei miti, di non confondere mai l’atleta e l’uomo. Di non mescolare le due cose. Il Guardian torna sulla condanna a quattro anni e mezzo per violenza sessuale all’ex laterale brasiliano, con una analisi di Jonathan Wilson.

“Il calcio è una grande soap opera – scrive – e per questo creiamo il nostro cast di cattivi ringhiosi, guerrieri dal cuor di leone e coraggiosi dribblatori. A pochi è concesso il lusso delle sfumature: giocatori e allenatori diventano buoni e cattivi. Forse il motivo per cui questo caso è stato così scioccante è che, almeno per gli estranei Dani Alves sembrava uno dei bravi ragazzi”.

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