Barcellona, in vista del Napoli Xavi fa riposare Lewandowski: gioca centravanti il 18enne Guiu

Stasera contro il Maiorca, per il resto giocano i titolari che non sono infortunati. In campo anche Lamal, Raphinha e Joao Felix

Barcellona Napoli

Ci Napoli 21/02/2024 - Champions League / Napoli-Barcellona / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Juan Jesus-Robert Lewandowski

Barcellona, in vista del Napoli Xavi fa riposare Lewandowski: gioca centravanti il 18enne Guiu. Il Barcellona gioca questa sera in Liga, quasi in contemporanea col Napoli. Affronta in casa il Maiorca. E Xavi fa riposare Lewandowski. Al suo posto, al centro dell’attacco, ha deciso di schierare il diciottenne canterano Marc Guiu.

A centrocampo, dove mancano gli infortunati Pedri e De Jong (oltre all’infortunato di lungo corso Gavi), giocheranno Raphinha, Christensen e Gundogan. In attacco, oltre a Guiu, Yamal (16 anni) e Joao Felix. In difesa la solita linea a quattro con Koundé, Cubarsi, Martinez (l’autore dell’errore che facilitò il gol del pareggio di Osimhen) e Cancelo. In porta ter Stegen.

In panca, tra gli altri, Sergi Roberto e Vitor Roque. Fuori per infortunio anche Marcos Alonso che forse sarà convocato per il Napoli e Ferran Torres e Balde.

Il Barça in Liga è terzo a otto punti dal Real Madrid quando mancano undici giornate alla fine della Liga.

Barcellona, la stampa spagnola piange Busquets

Con soli due centrocampisti sani, il Barcellona si avvia al ritorno con il Napoli pieno di insicurezze e timori. Seguito dalla stampa spagnola, non solo catalana. Oggi El Paìs dedica una pagina all’equilibrio perduto del suo centrocampo. Un epitaffio, quasi: quanto manca Busquets. Era lui l’equilibrio della squadra, dai tempi di Guardiola a quelli di Xavi.

“Senza Busquets, il Barça ha dovuto improvvisare – parola di riferimento nell’attuale consiglio d’amministrazione – l’acquisto a basso costo di Oriol Romeu per 3,5 milioni. Il fair play è come una torta, se mangi una parte di quella torta per un interno (Gündogan) e un difensore centrale (Iñigo Martínez), di cui non avevi bisogno, o meglio che non erano una priorità, allora ti resta meno da utilizzare nei ruoli chiave per rafforzare la rosa”. E insomma, no Romeu non s’è rivelato il nuovo Busquets.

“Il Barça, quindi, ha iniziato a sentirsi debole, senza l’affidabilità difensiva che aveva dimostrato la scorsa stagione, quando aveva mantenuto la porta inviolata 26 volte. Nello staff tecnico e nella dirigenza sportiva avevano la stessa tesi: manca l’equilibrio fornito da Busquets. Uno squilibrio che si era aggravato senza Gavi (infortunato) e senza il lavoro collettivo su tutte le linee”.

Hanno adattato Christensen come perno. Con la presenza del danese a centrocampo, titolare nelle ultime sei partite (tre vittorie e tre pareggi), la squadra sembrava aver ritrovato l’equilibrio perduto. Persi De Jong e Pedri, ora sono rimasti Fermín e Gündogan. Xavi ha detto che può provare a riadattare Joao Félix, Raphinha. Ma tutti, tutti, ripensano a quanto sarebbe servito uno come Busquets, adesso.

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