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Allegri: «Il Mondiale per club è frutto di un lavoro di anni. Sul mio futuro sono sereno»

In conferenza: «Siamo rimasti una sera in più in ritiro perché contro il Genoa sarà un match molto importante; ultimamente abbiamo rischiato troppo».

Allegri: «Il Mondiale per club è frutto di un lavoro di anni. Sul mio futuro sono sereno»
Juventus Italian coach Massimiliano Allegri looks on during the Italian Serie A football match Juventus vs Hellas Verona at the ìAllianz Stadiumî in Turin on October 28, 2023. (Photo by MARCO BERTORELLO / AFP)

Il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri in conferenza stampa in vista del match contro il Genoa di domani.

La conferenza di Allegri

Come sta il gruppo?

«Abbiamo fatto una buona settimana di lavoro, coscienti del momento che stiamo attraversando e quindi abbiamo lavorato bene. Ieri sera, siamo rimasti alla Continassa tutti insieme, vista l’importanza della partita. Per quanto riguarda la squadra, invece, abbiamo perso Milik che ha avuto un problemino, ieri durante l’allenamento. Stamattina, aveva ancora fastidio, sono stati fatti gli esami e quindi dovrà essere rivalutato dopo la sosta. Poi rientrerà Perin, ci sarà De Sciglio a disposizione e saranno più o meno tutti a disposizione, Rabiot lo stesso. Quindi bisogna comunque vedere le cose in maniera positiva».

Quest’anno sta venendo a mancare qualche componente? La decisione di andare in ritiro è dovuta anche a questo?

«Ho parlato con la squadra e insieme abbiamo deciso di rimanere una sera in più alla Continassa, perché comunque è un momento in cui bisogna riprendere il cammino che, purtroppo in questo ultimo mese, ci è mancato. Domani è importante per tutti, i tifosi ci sono sempre stati vicini e e ci saranno anche domani e questo è molto importante per noi. Abbiamo degli obiettivi da raggiungere che sono la qualificazione alla Champions e poi abbiamo la semifinale di Coppa Italia da giocare»

Come sta Kostic? Giocherà?

«Probabile. Per quanto riguarda le ultime due partite è stata una scelta tecnica, perché Iling stava facendo bene in allenamento, sono scelte anche per cercare di motivare un po’ tutti i singoli giocatori. Però Iling ha fatto due buone partite».

Come stanno gli attaccanti?

«Abbiamo Kean completamente recuperato, abbiamo Vlahovic, abbiamo Chiesa e abbiamo Yildiz. Mi dispiace per Milik, tra l’altro domenica aveva fatto una buona partita e aveva fatto goal».

Il mondiale per club può essere uno stimolo per te per restare? Eventualmente sei disposto a restare anche con il contratto in scadenza?

«Per quanto riguarda il risultato del mondiale per club credo che sia frutto di un lavoro fatto in questi ultimi anni. Poi per quanto riguarda il resto credo che in questo momento, come già detto tante volte, ho un anno di contratto e quindi sono molto sereno, ma soprattutto siamo e dobbiamo essere concentrati su quelli che sono gli obiettivi di quest’anno. Perché momentaneamente abbiamo raggiunto il mondiale per club che sicuramente sarà un’avventura bellissima, perché comunque è una competizione nuova con grandissime squadre e quindi sarà sicuramente una cosa bella. Per quanto riguarda, invece, gli obiettivi che dobbiamo raggiungere, ne abbiamo un altro importante che è quello di giocare la Champions l’anno prossimo e per farlo dobbiamo fare un passetto alla volta per arrivare al 25 maggio ed essere lì».

La Juve domani deve guardarsi le spalle o deve guardare avanti?

«Non bisogna guardare né avanti né dietro, bisogna cercare di fare una vittoria domani, perché comunque nelle ultime quattro partite in casa abbiamo vinto solo contro il Frosinone. Per quanto riguarda quello che ho detto domenica scorsa, è normale che tutti vorremmo fare sempre i tre punti, ma vista la prestazione e, visto anche il momento che stiamo attraversando, un punto domenica è stato un buon punto contro una buona Atalanta. E soprattutto dopo una bella prestazione, con degli errori, perché noi comunque indipendentemente dal risultato, dobbiamo analizzare quelli che sono gli errori che facciamo all’interno della partita».

Come si evita di prendere così tanti goal?

«Paradossalmente, nelle ultime partite abbiamo subito poche occasioni da goal, ma abbiamo preso molti goal. Ci sono dei momenti della stagione dove alla prima o la seconda occasione, per una disattenzione, per un dettaglio prendi goal. Quindi dobbiamo continuare a lavorare per cercare di migliorare e soprattutto avere un pochino più di attenzione quando difendiamo, ma come squadra, non solo nei singoli giocatori».

Quanto è mancato Rabiot? Ha 90 minuti?

«90 minuti non li ha perché ha fatto un allenamento con la squadra, ha fatto sempre lavoro differenziato. Comunque già il fatto di averlo a disposizione è un gran segnale».

Cosa scatta tra il primo e il secondo tempo?

«Nel calcio ci sono state delle partite che andavamo in vantaggio subito e poi non prendevamo più goal. Poi ci sono state delle partite in cui fai goal nel secondo tempo e ci sono dei momenti in cui prendi goal il primo tempo. Ultimamente le partite sono state altalenanti. Quindi dov’è che bisogna migliorare? Bisogna rimanere ordinati, avere più compattezza nei momenti in cui non abbiamo la palla, ultimamente rischiamo troppo».

Cosa sta mancando ad Yildiz?

«Assolutamente niente, perché c’è stato un momento in cui, dopo due o tre partite fatte bene, secondo me, era un po’ in calo. Poi Chiesa stava bene e stava tornando in una buona condizione. Le partite durano tanto e i cambi diventano importanti. Ultimamente è un giocatore che è entrato meno, però ora sta bene. È un giocatore che sicuramente avrà un futuro importante, comunque va lasciato crescere, in totale serenità e senza responsabilità».

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