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Marquez: «Guido la Ducati come se fosse una Honda, in questo momento non sono da Mondiale»

«Nel time attack fatico ancora a capire come ottenere il tempo. La Ducati va fermata in modo diverso, ma non è in frenata che perdo di più»

Marquez: «Guido la Ducati come se fosse una Honda, in questo momento non sono da Mondiale»
Assen (Olanda) 01/07/2018 - gara Moto GP / foto Panoramic/Insidefoto/Image Sport nella foto: Marc Marquez ONLY ITALY

Continua i test in MotoGp in attesa dell’inizio della stagione. Marc Marquez è l’osservato speciale. Lo spagnolo è approdato in Ducati è c’è molta curiosità sulle sue reali possibilità di competere per il mondiale. Dopo una prima fase di test piuttosto positivi, in Malesia le cose per il pilota spagnolo si stanno dimostrando più difficili.

Solo nono nella prima giornata di testa in Malesia e quattordicesimo nella seconda giornata di prove. Al termine dei test Marquez ha rilasciato alcune dichiarazioni riportate da Gazzetta dello Sport.

Marquez: «Nel time attack fatico ancora a capire come ottenere il tempo»

Lo spagnolo otto volte campione del mondo deve ancora prendere le misure alla sua Ducati Gresini, la Desmosedici della scorsa stagione, al cui differente comportamento deve ovviamente adattarsi:

«Sono abbastanza contento della mia giornata, ho fatto tanti giri (72, più di chiunque altro) perché devo capire la moto, ma nel time attack fatico ancora a capire come ottenere il tempo con questa moto, mentre sul ritmo è andata meglio e nel finale ero più rapido perché iniziato a comprendere meglio molte cose. Tutte le moto sono facili finché non si cerca il tempo: è in quegli ultimi decimi di secondo da levare che però entrano in gioco i campioni del mondo che guidano quella moto».

«La moto va bene e mi sento a mio agio, ma su di me ci sono aspettative molto alte anche se vengo da tre anni molto difficili: ci saranno gare in cui arriverò decimo e faticherò a passare la Q1, altre in cui lotterò davanti. Mi aspettavo una situazione simile, era quello che era successo a Valencia nei test di novembre che non era normale».

L’analisi della moto secondo il pilota spagnolo

Marquez ha poi analizzato più in profondità il comportamento della Ducati Gresini in alcuni particolari momenti:

«Ho usato l’assetto standard degli altri piloti Ducati, come ieri, e il fatto di essere migliorato dimostra che sto iniziando a capire la moto. La Desmosedici però sfrutta la gomma posteriore in modo totalmente diverso dalla Honda e io devo imparare a guidarla in un modo differente da quanto ero abituato: cambiare abitudini non è facile, soprattutto nel giro secco dove usi l’istinto, e mi devo adattare. In questo momento guido ancora la Ducati come se fosse una Honda e non sono abbastanza veloce per poter pensare al Mondiale».

Sulla frenata:

«La Ducati va fermata in modo diverso, sfruttando diversamente la gomma posteriore, ma non è in frenata che perdo di più: nel confronto con gli altri piloti Ducati, infatti, guadagno. Io devo principalmente capire meglio il grip al posteriore, per sfruttare i pneumatici al meglio, ma soprattutto crescere in uscita dalle curve veloci dove devi sentire bene la moto in pugno per spingere. Nel complesso il lavoro procede bene, ma mi sento ancora un po’ rigido in sella e cercherò di concentrarmi maggiormente sul time attack con le gomme nuove: è la parte dove fatico di più».

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