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La Red Bull affronta un’enorme crisi familiare. Si rifiutano di dirci quali sono i loro valori (Times)

“Il caso Horner non è affatto chiuso. E le altre squadre hanno annusato il sangue del toro ferito”

La Red Bull affronta un’enorme crisi familiare. Si rifiutano di dirci quali sono i loro valori (Times)
Red Bull Racing's Dutch driver Max Verstappen (R) and Red Bull Team Principal Christian Horner prepare for the third practice session for the Formula One Japanese Grand Prix at the Suzuka circuit, Mie prefecture on September 23, 2023. (Photo by Toshifumi KITAMURA / AFP)

Tutti, Ferrari in primis, sperano che la vicenda interna alla Red Bull su Christian Horner corrompa gli equilibri della squadra dominante. E non è una speranza basata sul nulla. Basta leggere gli approfondimenti sul caso dei giornali inglesi. A cominciare dal Times e dal Telegraph: “La cosa non è affatto finita”.

Siamo di fronte a un’enorme crisi familiare: i proprietari austriaci e tailandesi in angoli diversi, gli inglesi alfa e gli olandesi nel cuore della squadra si affrontano a vicenda. Mercoledì a Verstappen sono state concesse tre opportunità per giurare fedeltà verbale a Horner e le ha evitate tutte”.

“Eppure è più della semplice famiglia Red Bull; qui ci sono dei partiti associati: lo sport, gli sponsor e, naturalmente, le altre squadre da un lato che sostengono che questo non fa bene agli affari e, dall’altro, continuano a fiutare il sangue del toro ferito”.

“Per riabilitare il nome di Horner, c’erano due opzioni disponibili. Il primo era pubblicare non solo la notizia principale, ma anche l’intera indagine di 150 pagine. La versione completa degli eventi che avrebbe dato trasparenza al processo e al risultato e avrebbe ricostruito la fiducia nella squadra in difficoltà. Dal quartier generale della Red Bull in Austria, tuttavia, è stata presa la decisione di chiudere i boccaporti e mantenere tutto all’interno”.

“C’è un livello di indignazione che deve ancora essere domato. Gli sponsor non sono contenti. Ford lo ha già chiarito in una dichiarazione pubblica, Oracle è andata sottoterra e non ha parlato da quando è scoppiato lo scandalo; non è un segreto che Visa non sia contenta di essere collegata”.

Il Times scrive che “non sappiamo dove siano oggi i valori della Red Bull, perché si è rifiutata di dircelo”.

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