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La difesa del Barcellona è un luna park: gli avversari sembrano tutti Haaland (La Vanguardia)

Anche a Barcellona se la passano malissimo. “Non è l’FC Barcelona. È l’FC Coladero”, scrive la stampa catalana

La difesa del Barcellona è un luna park: gli avversari sembrano tutti Haaland (La Vanguardia)
Barcelona's Spanish coach Xavi walks during the medal ceremony after the Spanish Super Cup final football match between Real Madrid and Barcelona at the Al-Awwal Park Stadium in Riyadh, on January 14, 2024. (Photo by Giuseppe CACACE / AFP)

“L’Olimpico è la tomba nel campionato di una squadra che non è l’FC Barcelona. È l’FC Coladero. Non si tratta dell’FCB, ma dell’FCC”. Lo scrive La Vanguardia, ed è il senso afflitto che può o meno si può trarre dalla stampa sportiva catalana in generale. Se il Napoli è in crisi ormai perenne, non è che il Barcellona se la passi meglio.

Il Barcellona “ha già perso undici punti in casa in campionato. In un lampo, l’effetto delle dimissioni ritardate di Xavi si è diluito”. La Vanguardia parla di “Ppuro riflesso del caos e di un club instabile. Perché nemmeno il cambio di portiere con il rientro dell’atteso Ter Stegen ha fermato l’emorragia. Il Barça in difesa è una squadra da luna park, con funamboli che cadono a faccia in giù. Ha già subito 50 gol in 35 partite. Incredibile”.

Il pezzo infierisce: “il Barça ora trasforma qualsiasi attaccante che l’affronta in Haaland e Mbappé”.

Xavi dopo il 3-3 col Granada penultimo ha parlato, ha verbalizzato la sua frustrazione: “Abbiamo commesso errori che non possiamo permetterci, regaliamo gol in difesa da tutta la stagione. E’ il riassunto dell’anno. È impossibile competere così”.

Ma è chiaro che l’ambiente è in confusione totale. Addirittura il quotidiano portoghese che aveva raccolto lo sfogo di Deco (“serve un cambio totale di sistema al Barcellona”) è stato costretto a ritrattare: “La frase pronunciata da Deco nell’intervista alla rivista Luz necessita di chiarimenti – hanno scritto in un comunicato – No. Non è né la decisione né la volontà di Deco di cambiare metodo o paradigma, ma è stato Xavi a indicare quella strada con la sua partenza. La scarsa spiegazione del testo non implica la posizione di Deco né indica la sua volontà. L’errata interpretazione della frase è colpa dell’autore e non delle parole del direttore del Barcellona , ​​che su questo tema è in totale accordo con il presidente, come ha voluto sottolineare. Da parte nostra non possiamo che ammettere la pessima scrittura, scusandoci ovviamente con Deco che non c’entra nulla”.

C’è un bel clima, a Barcellona.

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