Al Guardian: “Ho 25 anni non sono vecchio, sono sbocciato tardi. Djokovic è più forte adesso che negli anni scorsi”

La notizia, per chi segue il tennis assiduamente, è che Stefanos Tsitsipas pensa realisticamente di poter ancora vincere uno Slam. Anche se il suo gioco “vintage”, come lui stesso lo definisce, perde efficacia di anno in anno contro i vari top 10 del mondo. E’ pur sempre il numero 7 Atp, è chiaro. Sarà quello. La sua intervista al Guardian trasuda ottimismo, serenità, pace. Sembra un manuale di auto-aiuto.
Il tennista greco dice che per vincere uno Slam serve “una combinazione di corpo, mente e anima, tutti messi insieme al posto giusto al momento giusto”. Tsitsipas ha perso due finali Slam contro Novak Djokovic, a Parigi e agli Australian Open. Al Roland Garros, nel 2021, andò avanti di due set prima che Djokovic scatenasse tutta la sua ferocia. L’anno scorso sarebbe diventato il numero 1 del mondo se avesse battuto il serbo nella finale di Melbourne. Invece, ha perso e la sua annata è diventata un tormento di scarsa forma e infortuni.
Però lui sorride. “Ho abilità e so come colpire la palla. Il mio corpo può sopportare partite lunghe e quindi abbiamo già risolto il puzzle. La mente è il prossimo grande capitolo che devo sbloccare per ottenere sette vittorie di fila che servono per vincere uno Slam. Come posso battere uno dopo l’altro gli atleti di punta? Non solo uno, ma forse tre o quattro durante un torneo. Una volta capito questo, tutto accadrà naturalmente”.
Non si sente vecchio, a 25 anni. “Sono sbocciato tardi”, scherza. “Alcaraz ha vinto due Slam finora, contro Novak e Ruud. Io sto aspettando la mia occasione. Ho 25 anni quindi ho ancora tanto tempo. Ma non sono quel ragazzo che andava a caccia di grandi vittorie senza niente da perdere. Ora ci sono ragazzi più giovani nel quartiere che vogliono mettere in mostra le loro nuove auto, e io devo dimostrare che sono ancora qui, come Novak, e che tutto questo non è finito. Penso ancora che la mia vecchia macchina sia ancora piuttosto bella. È vintage.”
Tsitsipas parla di Djokovic che punta a vincere il suo 25esimo Slam in Australia: “Continua a migliorare costantemente e vedo un Novak Djokovic migliore ora rispetto al 2020. Contro Novak devi essere nella migliore forma possibile. Non ci sono scuse con lui. Non puoi scherzare per un solo punto, i tuoi livelli di concentrazione devono essere i più alti che puoi raggiungere. A volte è difficile reagire e trovare qualcosa perché ha aggiunto anche molta strategia e semplicità. Non complica eccessivamente le cose. La sua flessibilità è strabiliante, il modo in cui può allungarsi e correre, e anche la precisione dei suoi tiri. Non è il ragazzo più alto del tour, ma rimane uno dei battitori più efficaci”.
La famiglia è un argomento fisso nelle interviste di Tsitsipas. “Mio padre ha mollato tutto e mi ha dedicato tutta la sua vita. Gli sono grato perché, senza il suo impegno e la sua capacità di correre rischi, non sarei qui adesso. Ha ricevuto molte critiche per questo, perché ha letteralmente lasciato tutto per stare con me. Ma sono orgoglioso perché abbiamo attraversato tutti gli alti e bassi e ha funzionato piuttosto bene. Ha lasciato tutto quando la Grecia si stava riprendendo da una devastante crisi finanziaria. Questo dimostra il suo carattere, perché è stato uno dei momenti peggiori della storia greca. Ho attraversato molte difficoltà. Ovviamente il tennis è costoso e mio padre era in difficoltà. Le banche non gli permettevano di prelevare una somma X di denaro ogni giorno, quindi era molto stressante per lui. Da bambino lo sentivo, ma credevo così tanto nelle mie capacità che ero determinato a farcela, per dare ai miei genitori una vita migliore”.
La sorella gemella di sua madre e un altro amico di famiglia “mi hanno aiutato finanziariamente e non si sono mai aspettati nulla in cambio. Di solito ci si aspetta che le persone che prendono in prestito denaro restituiscano 10 volte l’importo. Ma volevano solo il meglio per me. Non mi vedevano come un investimento. Dove sono adesso porta loro così tanta felicità e gioia”.
Le cose vanno benissimo pure in amore, con la collega Paula Badosa: “Credo davvero che lei sia la persona giusta al mio fianco e viceversa per lei. Ridiamo molto e il mese scorso siamo arrivati alla finale di un evento di doppio misto ad Abu Dhabi. Ha la mia stessa serietà in campo”. Ha persino chiuso il capitolo risse a distanza col “nemico” Kyrgios.
Gli chiedono se la carriera senza uno Slam sarebbe un fallimento: “Non ci penso nemmeno. Sono una persona felice, vivo una vita felice, faccio la vita dei miei sogni. Niente sarebbe un fallimento per me”.