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Nigeria flop: solo 1-1 con la Guinea. Osimhen segna ma si mangia il gol vittoria

A metà secondo tempo Osimhen si divora il gol della vittoria. Solo davanti al portiere manda la palla a lato del palo, poi guarda la zolla “messa male”

Nigeria flop: solo 1-1 con la Guinea. Osimhen segna ma si mangia il gol vittoria
Nigeria's forward #9 Victor Osimhen gestures during the Africa Cup of Nations (CAN) 2024 group A football match between Nigeria and Equatorial Guinea at the Alassane Ouattara Stadium in Ebimpe, Abidjan, on January 14, 2024. (Photo by Issouf SANOGO / AFP)

Tra Nigeria e Guinea Equatoriale finisce 1-1. La grande candidata alla vittoria finale, prima va in svantaggio per il gol di Edu e poi pareggia con Osimhen. Al nuovo fischio d’inizio, l’attaccante del Napoli e i suoi compagni si ricordano di essere la Nigeria e spingono il piede sull’acceleratore. E infatti dopo un minuto segnano il pareggio. Assist di Lookman per la testa di Osimhen. La partita procede poi dentro uno stadio pressoché vuoto. Pochi gli spettatori che si gustano le fiammate nigeriane.

A metà secondo tempo Osimhen si divora il gol della vittoria. Solo davanti al portiere manda la palla a lato del palo. Poi, furbescamente, guarda la zolla dalla quale ha calciato. Come a dire “colpa del ciuffo d’erba messo male”.

La Nigeria apre quindi con un pareggio la sua Coppa d’Africa. Un risultato che dà poche soddisfazioni e impone a Osimhen e compagni di vincere contro la Guinea Bissau e contro la nazionale di casa, la Costa d’Avorio. Quest’ultima infatti ha vinto contro la prima partita 2-1.

Coppa d’Africa, Osimhen subito in gol con la sua Nigeria

Osimhen subito protagonista in Coppa d’Africa con la sua Nigeria. Suo il gol del pareggio contro la Guinea Equatoriale.

Prima la Nigeria va sotto, poi altro 36′ Osimhen aggiusta le cose su assist di Lookman. I due della Serie A, si prendono la prima copertina della partita. Un gol che ricorda l’azione tra Cassano e Balotelli in Germania-Italia dell’Europeo del 2012.

La Nigeria fa export di attaccanti, sono una risorsa del Paese: li scova, li forma, li vende (L’Equipe)

I Super Eagles faranno affidamento sulla loro potenza di fuoco per vincere il torneo. Questa abbondanza in attacco impone di prendere decisioni drastiche per mantenere un equilibrio nell’undici titolari. «Ma non è sempre stato così, dagli anni ’90 abbiamo prodotto più attaccanti», osserva l’ex monegasco Victor Ikpeba. «E oggi, è vero, c’è questa identificazione con gli idoli del passato, per questo vogliamo essere come loro». Ma non solo“.

Il quotidiano francese fa il nome di Olivier Noah, famoso agente che “perlustra il Paese” in lungo e in largo, alla ricerca di nuovi talenti da far sbocciare in Europa. Tra l’altro, Noah è molto vicino al padre di Osimhen e “provò a piazzare l’attaccante napoletano al Psg nel 2015 dopo il Mondiale Under 17 vinto dalla Nigeria“.

«In effetti, ogni Paese ha le sue specificità. In Ghana c’è una regione dove ci sono solo ali e un’altra solo centrocampisti. La Nigeria è enorme, molto popolata con molte regioni ma generalmente, quasi ovunque, hanno questo bacino di potenti attaccanti che non si vede in Europa. E’ una loro caratteristica».

«Addestrano un bel po’ di attaccanti nelle grandi accademie private, che lavorano bene tra l’altro, perché è quello che paga. E dal momento che c’è un serbatoio così ampio, possiamo scoprirne molti, non si esaurisce. “In effetti, altre speranze sono dietro l’angolo. Come Joel Yakubu, 17 anni, che gioca per il Mahanaim FC ad Abuja. È interessato a Lille e club come Genk, spesso in prima linea in questi file adolescenti ad alto valore aggiunto. Con la speranza di scoprire il fenomeno di domani».

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