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La Nigeria fa export di attaccanti, sono una risorsa del Paese: li scova, li forma, li vende (L’Equipe)

Un procuratore come Olivier Noah gira il paese alla ricerca di future stelle. Osimhen fu proposto al Psg già nel 2015.

La Nigeria fa export di attaccanti, sono una risorsa del Paese: li scova, li forma, li vende (L’Equipe)
Nigeria's Victor Osimhen controls the ball during the World Cup 2022 qualifying football match between Nigeria and Ghana at the National Stadium in Abuja on March 29, 2022. (Photo by Pius Utomi EKPEI / AFP) /

La Nigeria è in campo contro la Guinea Equatoriale, la prima partita di Osimhen in Coppa d’Africa. L’Equipe sottolinea l’estremo potenziale offensivo della nazionale nigeriana. Infatti l’attaccante del Napoli non è l’unica stella della sua nazionale. Con lui ci sono anche gli italiani Lookman (Atalanta) e Chukwueze (Milan), e poi Iheanacho (Leicester), Moses Simon (Nantes). E fanno a meno di Victor Bonifacio che ha segnato 16 gol in 23 partite col Bayer Leverkusen ma si è infortunato poco prima della Coopa d’Africa.

Ci sarà un motivo se la Nigeria sforna attaccanti in serie come nessun’altra nazione al mondo? Per l’Equipe sì.

Il motivo per cui la Nigeria ha così tanti attaccanti forti come Osimhen

I Super Eagles faranno affidamento sulla loro potenza di fuoco per vincere il torneo. Questa abbondanza in attacco impone di prendere decisioni drastiche per mantenere un equilibrio nell’undici titolari. «Ma non è sempre stato così, dagli anni ’90 abbiamo prodotto più attaccanti», osserva l’ex monegasco Victor Ikpeba. «E oggi, è vero, c’è questa identificazione con gli idoli del passato, per questo vogliamo essere come loro». Ma non solo“.

Il quotidiano francese fa il nome di Olivier Noah, famoso agente che “perlustra il Paese” in lungo e in largo, alla ricerca di nuovi talenti da far sbocciare in Europa. Tra l’altro, Noah è molto vicino al padre di Osimhen e “provò a piazzare l’attaccante napoletano al Psg nel 2015 dopo il Mondiale Under 17 vinto dalla Nigeria“.

«In effetti, ogni Paese ha le sue specificità. In Ghana c’è una regione dove ci sono solo ali e un’altra solo centrocampisti. La Nigeria è enorme, molto popolata con molte regioni ma generalmente, quasi ovunque, hanno questo bacino di potenti attaccanti che non si vede in Europa. E’ una loro caratteristica».

«Addestrano un bel po’ di attaccanti nelle grandi accademie private, che lavorano bene tra l’altro, perché è quello che paga. E dal momento che c’è un serbatoio così ampio, possiamo scoprirne molti, non si esaurisce. “In effetti, altre speranze sono dietro l’angolo. Come Joel Yakubu, 17 anni, che gioca per il Mahanaim FC ad Abuja. È interessato a Lille e club come Genk, spesso in prima linea in questi file adolescenti ad alto valore aggiunto. Con la speranza di scoprire il fenomeno di domani».

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