Repubblica e la vergogna di mercoledì. I genitori: «Nostro figlio ha perso un orecchio per una partita di calcio, chi ha lanciato la bomba aveva precedenti».
As Roma 10/01/2024 - Coppa Italia / Lazio-Roma / foto Antonello Sammarco/Image Sport
nella foto: incidenti tifosi
Il derby della vergogna: a Roma si è rischiato un nuovo Paparelli, un giovane ha perso l’orecchio.
Repubblica dedica due pagine alle conseguenze di quel che è successo mercoledì all’Olimpico.. Lazio-Roma è stato il derby della vergogna: razzismo, petardi, bombe carta, un giovane ha perso l’udito.
Scrive Repubblica
È l’arena in cui si entra col tesserino da tifosi e, varcata la soglia, si distorce il significato di sportività. Si diventa razzisti, violenti, nemici del fair play sugli spalti. Si lanciano petardi e bombe carta contro chi tifa l’altra squadra e anche contro i giocatori: birilli mobili da colpire. Si urla «negro di merda» al giocatore di colore solo perché ha la palla tra i piedi. E si ferisce con una bomba carta un ragazzo, provocando danni permanenti, che insieme ai suoi amici era andato a vedere la sua squadra. Tutto questo è successo la sera del derby di mercoledì.
Il giocatore ricoperto di insulti è stato Lukaku, i settori da cui provenivano secondo gli ispettori allo stadio sono stati quelli dove si trovavano i supporter della Lazio: Curva Nord, Distinti Nord, Est e Ovest. Il giovane ferito, invece, è un esperto di marketing di 27 anni, abbonato allo stadio, romanista.
L’arresto di chi ha ferito Federico arriva nel tardo pomeriggio. «Nostro figlio ha perso un orecchio per una partita di calcio, ha alcune ferite interne, molto probabilmente non riacquisterà l’udito dal lato destro e avrà danni permanenti. Se è vero che chi ha lanciato quell’ordigno aveva già commesso gesti simili mi chiedo come mai si trovasse dentro lo stadio», è la prima reazione del papà del tifoso della Roma. «Chiudano gli stadi, le partite si vedano a casa. Non è accettabile tutto questo», sostengono Alessandro e Antonella, i genitori di Federico, che non riescono a trovare una ragione per quel che è successo. Ammesso che ce ne sia una: hanno lasciato il figlio mentre andava allo stadio Olimpico per vedere il derby di Coppa Italia e lo hanno ritrovato in gravi condizioni in ospedale. Davanti al reparto del Policlinico Gemelli sono circondati dagli amici di Federico.
La vittima del petardo, forse una bomba carta, esplosa durante il lancio di bengala e botti che ha preceduto l’incontro ha 27 anni, lavora per un sito web e si occupa di e- commerce. È romanista e con i suoi quattro amici era andato all’Olimpico per vedere il derby Lazio-Roma. I genitori aspettano di avere chiarite le idee sulla salute del figlio dai medici del reparto di Medicina di urgenza del Gemelli: «La assurdità è che la partita non l’ha mai vista perché quel razzo, quel petardo, quella bomba, e non sappiamo ancora bene cosa sia, lo ha colpito in pieno volto poco prima delle 18. Siamo stati avvertiti di quanto accaduto da uno steward. Mi chiedo se sia normale che non siano intervenute subito le forze dell’ordine. Per questo motivo ci siamo affidati a un avvocato» . E aggiungono: «Non cerchiamo vendetta ma solo che si fermi questa violenza».
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