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Il figlio di Paparelli: “Sono 40 anni che cancello le scritte contro mio padre dai muri di Roma”

Vincenzo fu ucciso da un razzo all’Olimpico in un derby del 1979: “Ho querelato migliaia di persone, e ora continuano sui social. Chiedo che intervenga la Roma”

Il figlio di Paparelli: “Sono 40 anni che cancello le scritte contro mio padre dai muri di Roma”

Non c’è derby che non rispunti da qualche tombino social la frase “10 100 1000 Paparelli”. Il tifoso della Lazio ucciso da un razzo lanciato dalla curva Sud prima del derby del 28 ottobre 1979. Il figlio, Gabriele Paparelli, vive un lutto infinito, perché dopo più di 40 anni il nome di suo padre viene ancora offeso su muri e striscioni, in nome della rivalità tra tifosi della Roma e della Lazio.

Come riporta Dagospia ha pubblicato sul suo profilo Facebook lo screen dell’ennesimo commento offensivo della memoria del papà.

Ho il veleno continuate… Io pubblico e denuncio tutti adesso

Pubblicato da Gabriele Paparelli su Martedì 19 gennaio 2021

 

«Non serve più querelare, ormai mi resta solo che farvi vedere chi sono. Non è che quando noi perdiamo ci mettiamo a insultare. Sono fatti così».

Paparelli si è sfogato ai microfoni di Radio Incontro Olympia:

«Adesso basta, non ne posso più, mi sta ribollendo il sangue. Voglio vivere la morte di mio padre, il mio lutto, in pace con la mia famiglia. Ero tanto felice per il derby vinto dalla Lazio, ma ho dovuto assistere all’ennesima scritta, all’ennesimo post infamante nei confronti di mio padre. Sono 40 anni che giro con la bomboletta in macchina per cancellare scritte su razzi e cose come “10 100 1000 Paparelli”. Ho querelato migliaia di persone, denunce che non hanno avuto seguito. A questo punto gradirei che intervenisse l’As Roma, che mi invitasse a parlare, che faccia un appello ufficiale, un comunicato. Basta, non tollero più nulla. Sono arrabbiato, ma anche deluso. I morti vanno lasciati in pace».

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